ELEZIONI/ Chi è Michele Battiloro: “A Torre le stesse facce da 30 anni. Non hanno mai lavorato”

Michele Battiloro, candidato sindaco al comune di Torre del Greco


E’ intervenuto ai nostri microfoni uno dei cinque candidati sindaci che si sfideranno alle prossime elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023 a Torre del Greco : Michele Battiloro

Chi è Michele Battiloro, il candidato sindaco dei democratici cristiani alle elezioni comunali di Torre del Greco

Michele Battiloro è un musicista professionista, diplomato al Conservatorio di Salerno. Dirigente nazionale della Democrazia Cristiana, rivendica con orgoglio la sua appartenenza alla zona mare di Torre del Greco, “una delle zone più martoriate della nostra città” per utilizzare la sua stessa descrizione. Ma non ha remore ad ammettere di essere anche un marittimo, per necessità: da quando, a suo dire, la musica “che mi ha permesso di crescere cinque figli” non riesce più a garantire stabilità economica. Il suo percorso artistico lo ha visto essere parte del gruppo denominato “Sinfonia d’autunno” e suonare con alcuni grandi come Peppino Di Capri, Ivan Graziani, Aurelio Fierro, proprio a Torre del Greco in occasione di passate edizioni della Festa dei Quattro Altari  Ha 58 anni e promette di dare voce alle famiglie in difficoltà, sociale ed economica.

Non a caso, da questo presupposto parte il primo dei suoi slogan: “Il sindaco del popolo“, locuzione che lo identifica anche sulla sua pagina Facebook. Il secondo, stampato orgogliosamente sul volantino è Un voto di protesta. “E’ stata la gente a scegliere questo slogan. E’ questo che le persone mi dicono per strada: in me vedono la protesta contro questa politica, sempre con gli stessi nomi e le stesse facce, 30 anni di promesse da padre in figlio, da destra a sinistra

Sono 30 anni che la zona mare non è rappresentata in Consiglio Comunale, cioè dai tempi della Prima Repubblica“. Un periodo storico caro a Battiloro, che mostra sul petto una spilletta d’epoca con lo storico simbolo della Democrazia Cristiana. E infatti, prosegue: “A quei tempi, i politici facevano i politici, venivano a parlare con le persone, si facevano vedere anche da noi (cittadini del quartiere mare)“.

La sua candidatura a sindaco è sostenuta da una sola lista, che si richiama ai valori democristiani pur non avendo avuto il permesso di utilizzare il logo biancoscudato in sede di commissione elettorale. Un veto che non ha scoraggiato Battiloro da questa corsa a primo cittadino: anzi, sull’utilizzo del simbolo ha già promesso una battaglia legale.

Il programma di Michele Battiloro: Torre del Greco riparta dalla sua cultura

Capisco benissimo le difficoltà dei marittimi, perché le affronto in prima persona: le tasse, la cassa marittima, l’ingresso degli stranieri nel mercato che vengono sfruttati perché sottopagati” ha detto Michele Battiloro ai nostri microfoni. Ma il suo programma non si ferma a questo: “Torre del Greco è la patria della cultura e l’economia di un popolo si basa sulle proprie risorse culturali: noi possiamo essere d’esempio al mondo“. Richiama la necessità di avere in città un teatro comunale, un palazzetto che possa dare spazio alle realtà sportive ma al contempo creare spazi per il ritorno nella città corallina dei grandi concerti e degli spettacoli.

Impegno per l’arte a 360 gradi, con il ripristino della Festa dei Quattro Altariche non va data in mano ad associazioni politicizzate solo per dividere i soldi” e la riqualificazione dell’arte del corallo e del cammeo. Potrebbe quindi essere proprio la cultura torrese a trainare l’economia, secondo Battiloro: “Con la nostra attività marittima portavamo la nostra cultura in giro per il mondo. Anche l’attività culinaria“.

Grandi ambizioni anche sull’area dei Mulini Marzoli, che nelle prospettive di Michele Battiloro può ospitare un ostello e diventare punto di aggregazione per i giovani provenienti anche da altri paesi. Interventi per cambiare il volto a Torre del Greco saranno rivolti, secondo il programma di Battiloro, anche alla viabilità: una più equa ripartizione tra strisce bianche e blu, ritorno ai doppi sensi di circolazione e un appello alla “tolleranza” per la Polizia Municipale: “Soprattutto gli agenti più giovani che si sono formati sulle strade del nord, sono abituati al rispetto rigido delle regole secondo le strade del nord. Ma qui non possiamo permettere che i vigili facciano solo multe, ci stanno impoverendo. C’è bisogno di affiancare i veterani ai giovani”.

Battiloro bacchetta gli avversari: “Le stesse facce da 30 anni”

Il temperamento di  Battiloro è noto a chi lo segue sui social ed infatti non le manda a dire a nessuno. A cominciare dal Movimento 5 Stelle che “si è venduto il Reddito di Cittadinanza, che era l’unico provvedimento che poteva aiutare le famiglie a risollevarsi“. Ma è impietoso anche sui programmi dei suoi avversari: “Sembra che ci prendono in giro: ancora lo stadio, ancora il porto. Ma sono 20 anni che lo dicono“. E sullo stadio va giù pesante: “Arriva Borriello e dice che ne farà uno da 8000 posti, arriva l’altro e promette 9000 posti. Allora io vi dico che lo stadio lo farò da centomila posti in zona Leopardi. Se dobbiamo dire put***ate allora va bene tutto. Ma non è giusto perché in primis sono un tifoso della Turris, e da tifoso non mi faccio prendere per il c**o

Borriello fa lo stadio da 8 mila posti ? Io lo farò da centomila posti. Se dobbiamo dire put***ate allora va bene tutto.

Un fiume in piena anche nei confronti del giovane avversario Caldarola: “Parli dei rifiuti, ma eri nell’amministrazione Palomba. Gli scempi sono avvenuti anche perché i tuoi elettori hanno votato Palomba. Prima ancora eri con Borriello ed hai litigato: la politica non si fa così. Quando sei in maggioranza ti batti per queste problematiche. Altrimenti sembra che tu voglia aspirare solo a conquistare la carica di sindaco“. Parole dure non soltanto nei confronti del candidato sindaco, ma anche dell’esercito di candidati consiglieri delle sue liste a sostegno: “Mi auguro che tu diventi sindaco, soprattutto per questi giovani che credono in te: ma non sanno che alla fine sarai consigliere solo tu, e loro avranno creduto alla favola di Pulcinella“.

Di Mennella dice: “Se fossi elettore del PD non voterei mai Mennella. E’ già stato sabotato nel 2018“. Parole al vetriolo di una campagna elettorale che sta portando avanti in prima linea senza censure: “L’amministrazione uscente e i nuovi candidati sono tutti uguali. Non capiscono niente. Non hanno mai fatto un giorno di lavoro in vita loro. Vanno in consiglio, poi si fanno assumere: la gente ormai ha scoperto tutti i loro giochetti“.

Non si può combattere il voto di scambio se nella zona mare ci sono persone che non hanno nemmeno 35 Euro per rinnovare la carta d’identità

Telegrafico e diretto sul voto di scambio: “Noi nella zona mare non ci lasciamo più comprare da nessuno. Ma penso che non esista un modo per contrastare il voto di scambio, troveranno sempre un modo per ricattare. Ad esempio, nel nostro quartiere ci sono persone che non hanno nemmeno i soldi per rinnovare la carta d’identità. Si vendono per un piccolo compenso per fare i rappresentanti di lista. Sfruttano i nostri diritti ai CAF per chiedere i voti. Ma noi vogliamo i nostri diritti, vogliamo il lavoro”.


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