Campi Flegrei, l’Osservatorio: “C’è magma che emette gas. Il problema è che può risalire”
Feb 19, 2025 - Veronica Ronza
Campi Flegrei, l'Osservatorio sul rischio eruzione
A chiarire la questione della crisi bradisismica che si sta intensificando in questo ultimo periodo ai Campi Flegrei, generando scosse di terremoto, è stato il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro De Vito che ha voluto smentire anche il rischio di una eventuale imminente eruzione, intervenendo in una diretta live trasmessa sui canali del Comune di Pozzuoli.
Campi Flegrei, terremoto e eruzione: l’Osservatorio Vesuviano
“Voglio esprimere solidarietà a tutti i cittadini che stanno vivendo questo disagio notevole che anche noi dall’Osservatorio viviamo. Non abbiamo mai allontanato la nostra posizione né di giorno né di notte. Siamo in una caldera che dal 2005 sta manifestando una dinamica bradisismica con deformazione crostale che poi diventa deformazione del suolo, c’è un forte degassamento del suolo che è molto evidente nell’area Solfatara-Pisciarelli. Lavoriamo anche nella parte sottomarina del vulcano con una rete unica al mondo” – ha spiegato il direttore.
“Il fondo di questa caldera è interessato dal sollevamento del suolo che deforma la crosta, la crosta si frattura e genera terremoti più o meno grandi. Questo sollevamento del suolo è fortemente connesso con la sismicità, più si solleva velocemente tanto più osserviamo terremoti. Ci sono periodi di stasi della sismicità ma se continua la deformazione del suolo i terremoti si manifesteranno come è successo nell’ultimo sciame attivo dal 15 febbraio”.
“C’è un magma in profondità che libera gas e trasferisce calore verso la superficie, riscalda le rocce, le rigonfia e questo determina la deformazione della parte più alta della roccia. I gas sono magmatici, derivano dal degassamento di un magma profondo. Questo per noi è un elemento chiaro, a una certa profondità c’è un magma che emette gas. Quello prevalente è l’anidride carbonica, solo dalla Solfatara Pisciarelli vengono emesse 5 tonnellate al giorno di anidride carbonica che è un valore grandissimo”.
“Questo processo è monitorato con continuità dall’Osservatorio. Il problema è che questo magma può risalire verso la superficie. Un magma che risale deforma le rocce nel punto in cui risale. Nei Campi Flegrei negli ultimi 15 mila anni sono avvenute 75 eruzioni esplosive. Nel futuro ci potrà essere perché è un vulcano attivo ma adesso l’eruzione non sta per avvenire. Questi sciami si sono intensificati nell’ultimo periodo ma a oggi evidenze di eruzione imminente non ce ne sono. Non è un parametro che ci dice che l’eruzione sta per avvenire ma è il complesso dei parametri”.