Il Senato ha dichiarato la decadenza di Berlusconi


Oggi 27 novembre il Senato dopo 9 elezioni ha dichiarato l’on. Silvio Berlusconi decaduto da parlamentare. Infatti sono stati respinti i nove punti all‘ordine del giorno contrari alla relazione della Giunta dell’Immunità in cui si leggeva chiaramente che l’elezione del presidente non era valida a causa delle sue precedenti condanne per evasione fiscale. Sono stati in 201 a respingere i punti e a decretare quindi la sua decadenza.

La discussione è stata subito chiaramente molto accesa. I primi disordini sono nati dalla proposta di Francesco Nitto Palma e Elisabetta Casellati (FI) di rendere il voto segreto nonostante la decisione della Giunta per il Regolamento a favore del voto palese sulla decadenza di Berlusconi, come ricordava Francesco Russo del PD.

Successivamente Pier Ferdinando Casini (UDC) arriva a sostenere che bisogna annullare o quanto meno sospendere le votazioni in attesa delle decisioni della Cassazione sul conteggio dei tempi dell’interdizione. Al contrario il voto sulla decadenza di Berlusconi viene anticipato alle 17:00.  Successivamente viene addirittura mostrato uno striscione con su scritto:”E’ colpo di Stato”. Inoltre vengono  attaccati i senatori a vita e a mettere la parola fine alla discussione sulla loro presenza è il presidente della camera Aldo Grasso.

Gli animi si surriscaldano dopo il forte intervento del capogruppo del M5S Paola Taverna:” Silvio Berlusconi è un delinquente abituale e recidivo che non è sceso in campo per il bene del Paese, come dice lui, ma per salvare le sue aziende ed era in Senato per architettare reati e incrementare il suo patrimonio.”

Finalmente verso le 17, come si era anticipato precedentemente, vengono votati uno ad uno i nove punti all’ordine del giorno, i quali, essendo bocciati,decretano la decadenza dell’on. Silvio Berlusconi.

Questa decisione ha per il cavaliere delle grosse conseguenze. In primis Berlusconi perde immediatamente  i vantaggi di un parlamentare, come per esempio lo scudo dell’immunità. Inoltre Berlusconi, già condannato in via definitiva per il processo Mediaset, deve ancora affrontare due processi e un’inchiesta ed ora non può aggrapparsi al (non tanto) legittimo impedimento. Forse è davvero venuto il momento che uno storico intoccabile paghi per tutto ciò che ha fatto?


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