Sciopero dei benzinai dal 3 al 5 marzo: ecco i motivi

Sciopero dei benzinai


L’Assemblea promossa da Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio ha indetto uno sciopero dei benzinai nelle aree di servizio, che partirà dalle 22 di martedì 3 marzo fino alle 22 di giovedì 5 marzo.

Si protesterà contro la ristrutturazione della rete dei distributori, come annunciato dalle associazione di categoria. Saranno impugnati gli atti di indirizzo governativi e quelli successivi alla presenza del Tar della regione Lazio.

I benzinai, come riportato da Fanpage.it, hanno dichiarato: “Invece di farsi promotori di una decisa iniziativa tesa a razionalizzare la rete distributiva e migliorarne gli standard di servizio offerto all’utenza, consentono ai concessionari di eliminare anche la semplice assistenza attraverso la completa automazione”.

Ed ancora: “Nessun intervento correttivo viene previsto e adottato per eliminare quella vera e propria soprattassa che i concessionari impongono sui servizi prestati in autostrada e che, ad esempio, pesa sui prezzi dei carburanti per 18 cent ogni litro venduto all’automobilista, aumentata del 1400% nel giro di sei anni. Se i concessionari fossero ricondotti nell’alveo delle regole e della semplice ragionevolezza, esaurendo le loro pretese con i pedaggi che invariabilmente aumentano al 1° gennaio di ogni anno, e quindi fosse azzerato il peso delle royalty sui carburanti e razionalizzata la rete il prezzo di benzina e gasolio venduti in autostrada potrebbe scenderebbe immediatamente tra i 16 ed i 20 centesimi di euro”. 


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