Rapina finita in tragedia, legale gioielliere: “C’era situazione di pericolo concreto”


Dopo la vicenda del gioielliere 32enne che sabato sera scorso ha ucciso con colpi d’arma da fuoco Raffaele Ottaiano che armato ed insieme ad altri tre complici ha tentato di rapinare il suo negozio a Frattamaggiore, parla l’avvocato.

“C’era una situazione di pericolo concreto e, se sarà confermato che il mio cliente si è trovato davanti a quattro persone armate, anche in una situazione di pericolo imminente”. Con queste parole vuole mostrare lo stato d’animo di L. C. che sembra molto addolorato per quello che è accaduto e si affida fiducioso al lavoro che sta svolgendo la magistratura.

Si sta indagando sulle dinamiche. Sembra infatti che Ottaiano avesse 3 complici mascherati e due di loro erano armati. Due erano entrati in gioielleria ed uno era rimasto fuori. Uno di loro è stato bloccato da un ispettore della polizia durante la fuga.

Come rende noto la repubblica.it, la Procura di Napoli, questa mattina, dovrebbe iscrivere il gioielliere all’interno del registro degli indagati. Il procuratore della Repubblica Francesco Greco spiega che questo è un atto dovuto necessario per poter cominciare a pianificare la parte difensiva. 

Sono ancora in corso i rilievi balistici, gli esami di accertamento per la presenza di polvere da sparo sui vestiti della vittima e tanti altri particolari che sta rilevando la polizia scientifica.

 


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