Morto in ospedale Vincenzo Radice, il 42enne aggredito lo scorso gennaio con una katana


Morto in ospedale Vincenzo Radice, l’uomo ferito nei mesi scorsi a colpi di katana dall’ex marito della compagna. Vincenzo è stato in questi mesi ricoverato all’Ospedale Loreto Mare a causa delle profonde ferite allo stomaco che non gli hanno permesso di sopravvivere. La compagna di Radice aveva denunciato il suo ex marito per maltrattamenti più volte già nel mese di ottobre.

L’aggressione subita risale allo scorso gennaio e, sempre fin da gennaio, Vincenzo si trovava in stato semicosciente in ospedale dopo essere giunto nella struttura sanitaria in codice rosso per poi essere trasportato in rianimazione.

Per quell’aggressione i carabinieri della stazione di Poggioreale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare per concorso in tentato omicidio emessa dal Gip di Napoli su richiesta della locale procura nei confronti di Alessio Ciampaglia, un 22enne del rione Luzzatti già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona.

La notte del 6 gennaio, insieme a Emanuele Gemito (ex marito della compagna di Vincenzo Radice, un 34enne già sottoposto a fermo dalla polizia di stato il 7 gennaio), aveva partecipato a una spedizione punitiva organizzata per motivi passionali riducendo in fin di vita il 42enne Radice. Ciampaglia ha agito con una mazza da baseball mentre Gemito trafiggendo la vittima con una katana. La vittima si trovava a casa della compagna in Cupa Vicinale Pepe, a Ponticelli.

La spada giapponese arma del delitto, lunga ben 87 cm, è stata recuperata dai militari dell’arma dei carabinieri lungo la s.s. 162 all’altezza dello svincolo per Pomigliano d’Arco, dove era stata abbandonata dai due aggressori per impedirne il ritrovamento.


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