Stupro di Marechiaro, reato estinto per due dei tre colpevoli


Un episodio di inaudita violenza debellato con poco più di un anno di “buona condotta”. Secondo quanto riportato dal Mattino, lo stupro di Marechiaro è stato definitivamente cancellato per due dei tre ragazzi colpevoli in seguito al loro anno e mezzo di prova, fatto di volontariato e lavoro per tre giorni a settimana.

Aveva destato scalpore la vicenda dello stupro di Marechiaro, risalente a poco più di due anni fa. Una ragazzina minorenne era uscita per un pomeriggio di relax insieme a un coetaneo che frequentava, senza sapere che si sarebbe trasformato in un incubo. La vittima era stata aggredita da un branco di ragazzini, altrettanto minorenni, e costretta a subire per ore le loro molestie sessuali sullo scoglione di Marechiaro.

Ma a sollevare un polverone era stata anche la decisione del Tribunale di Napoli. Meno di un anno dopo, per i tre stupratori era stata emessa la cosiddetta “messa alla prova”. Si tratta di piano di recupero che, con l’appoggio dei servizi sociali, mira a reinserire nella comunità soggetti con un passato poco dignitoso, e non solo. La messa alla prova consente anche ai responsabili di cancellare ogni traccia del reato commesso.

Così, ai tre ragazzi era stata insegnata l’arte del pizzaiolo. Adesso, trascorso l’anno e mezzo di prova previsto, il Tribunale dei Minori ha cancellato questo terribile caso di violenza sessuale, eliminandolo anche dagli archivi dei carichi pendenti di due dei tre imputati. In altre parole, due degli autori dello stupro possono ora vantare una fedina penale immacolata.

Niente, tuttavia, potrà cancellare il ricordo dello stupro e le sue terribili conseguenze dalla mente di quella ragazzina. Nonostante il provvedimento della messa alla prova non sia assolutamente sbagliato in sé, quello che preoccupa è che sia bastato molto poco per revocare la condanna ai responsabili dello stupro, e in seguito anche per estinguere il loro reato.

D’altra parte, un membro del branco si era mostrato sinceramente pentito, scrivendo anche una lunga lettera di scuse alla vittima. Questo potrebbe far pensare che almeno uno degli autori dello stupro sia adesso pronto per ritornare a condurre una vita regolare e priva di simili episodi. Ci auguriamo, tuttavia, che questa decisione non arrivi a minimizzare simili reati, e che l’attenzione della società sulle violenze sessuali non si attenui.


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