Tornano le ‘Sardine di Napoli’: in programma una marcia per dire no alla guerra

foto nicola maisto


Tornano a far parlare di sé le sardine partenopee. Il movimento a-politico nato per dire che ‘Napoli non si Lega’, sta pensando di scendere nuovamente in piazza, questa volta per dire NO alla guerra.

L’escalation di violenza che sta caratterizzando il medio oriente, con l’ultimo attentato a una base di militari italiani presenti in Iran, non può lasciare certo indifferenti. Per questo alcuni promotori del gruppo hanno deciso di proporre agli utenti una marcia per la pace da organizzare a Napoli verso fine gennaio. Come le precedenti iniziative, anche questa parte dal mondo social e cerca solo attraverso la condivisione sul web di raccogliere quante più adesioni possibili.

Questa la proposta per una marcia della pace di Bruno Martirani lanciata nel gruppo Facebook ‘Sardine Napoletane’ che conta più di 7 mila iscritti.

“Cosa ne pensate di organizzare come sardine, portatrici di pace e fratellanza, una manifestazione contro la guerra nella nostra città? La situazione internazionale sta degenerando e noi dobbiamo prendere parola. Rispondete con un commento”.

Il post delle Sardine per una marcia della pace in poche ora ha visto rispondere circa 65 persone e ottenere un centinaio di like. Tra questi spicca il suggerimento di Riccardo Festa:

“Negli Stati Uniti la rete dei movimenti pacifisti sta organizzando una mobilitazione internazionale per il 25 gennaio. Io tenderei a mantenere quella data e cercherei di coinvolgere sindacati, associazioni, partiti e liberi cittadini”. 

Due i luoghi simbolo scelti per questa marcia della pace: si parte da Piazza Plebiscito per arrivare al lungomare Caracciolo di fronte al Consolato Usa. L’idea è quella di creare una grande mobilitazione che superi il successo avuto lo scorso 30 novembre quando la manifestazione, a causa del numero consistente dei partecipanti, si spostò da Piazza del Gesù alla più ampia Piazza Dante. A fine mese infatti scesero in piazza migliaia di napoletani per dire no alla Lega e a Matteo Salvini. Iniziative del genere erano partite da Bologna e in poco tempo avevano raggiunto tutta Italia ed erano state poi riprese anche da altre città campane come Sorrento.

 


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