I fatti risalgono alla sera del 20 settembre, quando i tre ragazzi hanno raggiunto il 21enne, che risulta incensurato e che in quel momento era in compagnia di un amico. I tre a quel punto hanno iniziato a sparare al ragazzo più volte con un’arma da fuoco. L’amico che era con lui ne è uscito illeso. Le motivazioni sarebbero dovute ad una discussione per questioni di viabilità svoltasi in strada.
In seguito all’incidente, Gaetano è rimasto in coma farmacologico per 3 giorni e ha subito l’amputazione delle gambe andate, purtroppo, in cancrena. Il ragazzo adesso è sveglio e cosciente, seppure segnato a vita da un trauma che da questo momento in poi gli consentirà di vivere in maniera completamente diversa. Il padre, che mai si è arreso in questi giorni, aveva lanciato anche un appello per trovare i suoi assasini:
“Voglio fare un appello, in primis al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chi meglio di lui può sapere cosa stanno passando i genitori di Gaetano, visto che lui ha subito sulla propria pelle e sulla sua famiglia il dolore atroce. Poi mi rivolgo al primo ministro Giuseppe Conte: lei è un uomo del popolo e sa immedesimarsi in ogni cittadino italiano, Gaetano è un figlio dell’Italia. La prego non ci abbandoni”.
Un appello che è stato finalmente accolto per la famiglia del giovane Gaetano.