Donna muore in ospedale, i parenti sospetti covid aggrediscono medico e becchino


Le aggressioni ai danni di medici e operatori sanitari non si fermano neanche con la seconda ondata di covid. Al contrario, sembra quasi che i membri del personale sanitario, osannati come eroi durante il primo lockdown, si siano trasformati adesso in nemici da combattere. A denunciare l’ennesima aggressione, avvenuta al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, è la pagina Facebook “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

Alla pagina sarebbe arrivata infatti la segnalazione di un infermiere, che racconta quanto segue: “Sono un infermiere del pronto soccorso di Salerno, dove stasera si è verificata l’ennesima aggressione a danno del personale sanitario, da parte per giunta di persone potenzialmente sospette per covid, in quanto una loro familiare è deceduta per complicanze non imputabili alla SARS-COV-2.

Intorno alle ore 18.00 presso il pronto soccorso del nosocomio, dopo aver più volte ragguagliato i parenti che all’interno dei locali vi è alta trasmissione di contagio, se ne sono fregati altamente aggredendo prima il medico poi il necroforo addetto alla salma.

Non solo, praticamente nella stessa stanza in cui vi era la defunta c’era un altro paziente positivo al covid. In barba ormai alle regole e con prepotenza e menefreghismo, sono rimasti nella stanza favorendo a mo’ di pseudocamorristi l’entrata di altri parenti, con guardie giurate e CC inermi. Questa non è la nostra bella società.


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