VIDEO/ Napoli, si travestono da netturbini e rapinano le persone che vanno a lavoro


Napoli Si fingevano netturbini per poter rapinare di primo mattino le persone che escono per andare a lavorare. Due persone, alle prime luci dell’alba, indossavano la tuta della nettezza urbana comunale, per poi raggiungere insieme il centro di Napoli a bordo di uno scooter. Le loro armi non erano le tradizionali scopa e paletta, ma una pistola a salve senza tappo rosso. Numerose le segnalazioni e denunce di rapine commesse da due persone vestite da operatori ecologici. Raccolte quindi tutte le informazioni dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, i quali hanno pianificato servizi di osservazione e pedinamento.

Finti netturbini rapinano chi va a lavoro

Dislocati in più punti del centro città, sia in auto che a piedi, nella “Pignasecca“, nel “Cavone” e nei Quartieri Spagnoli. Dopo diverse ore individuati dai militari della Compagnia Centro due persone sospette a bordo di uno scooter. Entrambi indossavano il casco e la tuta da lavoro della nettezza urbana di Napoli, completa di logo, bande catarifrangenti e cappellino. I Carabinieri li hanno seguiti fino ad incrociarli in salita Pontecorvo, tagliando loro la strada e intimando l’alt. Fermato solo uno dei due finti netturbini, Angelo Belladonna, 41enne già noto alle forze dell’ordine del quartiere Borgoloreto. Fuggito invece chi era alla guida dello scooter.

Accompagnato in caserma il 41enne, i carabinieri hanno scoperto di una rapina avvenuta poco prima ai danni di un tassista, il quale avrebbe fornito una descrizione che combaciava perfettamente con i due finti netturbini. Portati via dal tassista €60, denaro che avrebbe utilizzato durante la giornata per dare il resto ai clienti. Il finto netturbino fermato, oltre alla pistola e al denaro, aveva con sé anche diversi cellulari. Uno di questi, come accertato dai carabinieri, risulterebbe essere di proprietà di un barista del centro, anche lui rapinato poco prima.

Denunce per rapina aggravata e ricettazione: scoperto infatti che il veicolo sul quale l’uomo viaggiava assieme al suo complice è oggetto di un furto, commesso il 19 maggio scorso. In corso le indagini per l’identificazione del secondo rapinatore e per verificare se le decine di rapine commesse in questo periodo con il medesimo modus operandi siano attribuibili ai due “spazzini”.


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