VIDEO/ Follia a Napoli: va contromano, minaccia e sputa all’autista ANM che non gli dà la precedenza


Napoli Ha passato un brutto quarto d’ora un autista dell’Anm minacciato e insultato da una famiglia. A via Galileo Ferraris un’auto, per evitare il traffico, ha preso la rotonda contromano pretendendo di avere la precedenza sul bus, che tuttavia non poteva certo tornare indietro per farla passare. Il conducente ha quindi inseguito l’autobus e gli ha tagliato la strada costringendolo a fermarsi; a quel punto egli, un altro uomo e una donna con in braccio una bambina sono scesi dalla macchina rivolgendogli parolacce e sputando sul finestrino. La vicenda è stata segnalata da Marco Sansone, sindacalista USB Campania. Secondo la sua ricostruzione degli eventi le forze dell’ordine sarebbero intervenute sul posto, ma senza sanzionare i passeggeri dell’auto.

“Se guardaste questo video con gli occhi di un autista dell’ANM, drammaticamente, non ci vedreste niente di nuovo. Una “normale” situazione di ieri, di oggi e mi sa pure di domani. Linea R2, un tizio, alla rotonda di Via Galileo Ferraris, tenta di infilarsi contromano con la sua auto per evitare il traffico. L’autista dell’ANM, che ha già imboccato la rotonda, non può dargli la precedenza. Affronto!”

“Così l’auto lo insegue e, poco più avanti, gli taglia la strada. Il resto della storia sarebbe censurabile, se non altro per difendere quella povera bambina da una scena pietosa, quella a cui è costretta ad assistere. Invece, dopo esserci confrontati, abbiamo deciso di rendere pubblico uno dei tanti momenti che il personale front line dell’ANM deve affrontare tutti i giorni tra l’indifferenza generale, come si vede”.

“Io ho paura di questa gente. E lo dico candidamente. Ho paura perché non conosce vergogna, dignità, rispetto. Ma non per il prossimo, s’intende, per quella bambina, loro figlia, nipote o conoscente che sia. Per quanto riguarda l’autista, be’, quello dovrebbe essere difeso da chi assiste a certe scene e si gira dall’altra parte, dalle forze dell’ordine che sono intervenute ed hanno consentito che quegli indegni napoletani andassero via come se niente fosse successo, e soprattutto dall’azienda ANM, che quando deve contestare un suo dipendente non perde mai tempo, ma che quando deve difenderlo di tempo non ne ha mai”.

“Ora ha targa e facce. Proceda affinché l’opinione pubblica capisca che non può fare di noi ciò che vuole. Intanto, solidarietà al collega ed alla bambina. Entrambi meriterebbero famiglie migliori…”


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