Napoli, detenuto minaccia dal carcere una donna e la figlia: “L’ho denunciato 30 volte ma nessuno fa nulla”

Foto pagina facebook Polizia Penitenziaria


Napoli È detenuto nel carcere di Secondigliano, ma nonostante ciò riesce a perseguitare e minacciare una donna da due anni avendo in qualche modo accesso ai social e a telefoni cellulari. Il caso di Loredana, la vittima, è raccontato dal consigliere regionale Borrelli.

Circa tre anni fa la donna aveva conosciuto quest’uomo, non sapendo che fosse un pregiudicato. Qualche tempo dopo è stato arrestato e, dal carcere, invia con una frequenza minacce e insulti a Loredana promettendo di ripresentarsi a casa sua una volta uscito di galera. Le minacce sono state rivolte anche alla figlia della donna. La situazione è stata denunciata alle forze dell’ordine, tuttavia senza ottenere il risultato della cessazione del comportamento dell’uomo che ha chiesto di passare al regime degli arresti domiciliari, circostanza che spaventa vista l’ossessione del detenuto.

“Da due anni subisco minacce che regolarmente denuncio ma nessuno fa nulla – ha affermato Loredana – Continuano ad arrivare telefonate notturne a tutte le ore, ha accesso ai social e mette su fb le foto con il mio indirizzo di casa. Arrivano lettere minatorie anche nei confronti di mia figlia maggiore. Ha chiesto di scontare gli arresti domiciliari e il trasferimento in Calabria, ma ho paura perché ho scoperto che già in passato è evaso dai domiciliari. Dopo oltre trenta denunce fatte la mia salute psicofisica vacilla. Trascorro i giorni tra caserme, commissariati, il lavoro e le mie figlie. E stiamo nell’eterno timore che esca e faccia qualcosa di brutto a tutte noi. Chiedo misure di sicurezza efficaci. Come fa a farmi arrivare lettere dal carcere? Come fa ad avere sempre telefonini visto che già una volta gliene hanno sequestrato uno in carcere?”.


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