Morte Elena, il rapimento era una bugia. Procura: “Dalla madre parole confessorie”


Dopo l’allarme lanciato nel pomeriggio di ieri è stato ritrovato il cadavere della piccola Elena Del Pozzo tra indizi e dichiarazioni che hanno portato gli inquirenti a considerare piste del tutto diverse: stando alle prime ricostruzioni, infatti, non vi sarebbe stato alcun rapimento diversamente da quanto raccontato dalla madre.

Elena Del Pozzo, nessun rapimento: dalla madre dichiarazioni confessorie

Era stata proprio la madre della bimba, una 24enne, a lanciare l’allarme denunciando di essere stata aggredita da tre uomini armati mentre si trovava in auto con la figlia all’esterno della scuola. A sua detta sarebbero stati loro a prelevare la bambina scappando via con lei.

Si tratta, tuttavia, di una ricostruzione apparsa “poco credibile” agli occhi degli inquirenti. Innanzitutto le telecamere della zona non hanno registrato alcuna presenza sospetta, in più oltre a lei non vi sarebbe alcun testimone del rapimento. La donna, inoltre, anziché allertare il 112 sul posto, si sarebbe recata prima a casa per poi presentarsi dai carabinieri con i familiari a sporgere denuncia.

Diverse “anomalie” che hanno spinto carabinieri e Procura ad effettuare pressioni sulla donna che, questa mattina, ha rivelato dove si trovava il corpo senza vita di sua figlia. In attesa di un nuovo interrogatorio, il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, all’Ansa ha spiegato: “La notte scorsa la madre è stata lungamente sentita. Durante un lungo interrogatorio le sono state contestate varie incongruenze e stamattina ha fatto ritrovare il cadavere. Adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie”.


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