Napoli, proteste per l’aumento del pedaggio della tangenziale


La batosta di inizio anno non poteva mancare e, come previsto, il pedaggio della Tangenziale di Napoli è aumentato di 5 centesimi arrivando ad un totale di 95 centesimi. La cifra potrebbe sembrare apparentemente irrisoria ma, per i guidatori che quotidianamente sono costretti a percorrere l’autostrada urbana questa è un’ennesima stangata.

Le proteste continuano a moltiplicarsi e Gennaro Capodanno, che continua a battersi per l’abolizione del pedaggio, ha dichiarato: “L’unica strada di questo tipo in tutta Italia dove gli automobilisti per transitare devono pagare un oneroso balzello. Davvero troppo continuare ad aumentare il ticket per transitare su quella che di fatto è una strada che attraverso il centro urbano della Città. L’aumento a 0,95 euro, che va ad aggiungersi a quelli scattati negli ultimi sette anni, rappresenta un notevole incremento rispetto al 2006 quando il pedaggio era di 65 centesimi. Considerati i transiti effettuati per anno, pari per il solo 2012 a 86,7 milioni, è facile dedurre che si tratta di centinaia di milioni di euro che la società continua ad incamerare e che questo aumento inciderà non poco anche sui già magri bilanci dei tanti napoletani, per lo più lavoratori, che ogni giorno percorrono l’arteria per raggiungere i luoghi di lavoro”.

Capodanno poi precisa: “Peraltro, stando al comunicato diramato al riguardo l’incremento valutato dai ministeri competenti doveva essere di 1,89%, mentre quello realmente applicato, in base agli arrotondamenti previsti dal DM 10440/2001, è pari al 5,6%.  Va anche osservato che dall’ultimo bilancio pubblicato dalla società, relativo all’anno d’esercizio 2012, si rileva che in quell’anno i transiti medi giornalieri sono stati 236.837 rispetto ai 248.771 dell’anno precedente, evidenziando una perdita media di circa 12.000 transiti al giorno. Proprio nel 2012 fu applicato l’ultimo aumento da 0,85 a 0,90 euro, la qual cosa, nonostante la diminuzione dei transiti, ha prodotto un incremento dei ricavi netti da pedaggio del 2012,  che sono aumentati a 63.669 migliaia di euro rispetto alle  63.268 migliaia di euro dell’anno precedente. E’ facile arguire che l’attuale aumento potrebbe comportare un’ulteriore diminuzione di traffico sulla Tangenziale, traffico che andrebbe ad incrementare  quello giù asfittico della restante rete urbana partenopea con conseguenze immaginabili. Mentre, come appunto già accaduto nel 2012, sul bilancio della società le perdite in termini di transiti verrebbero ampiamente compensate dagli incrementi tariffari. In altre parole grazie ai continui aumenti una strada sempre meno trafficata continuerebbe ad incrementare gli introiti derivanti dal passaggio degli autoveicoli”.

Ed infine conclude la sua dichiarazione:  “Alla luce di queste considerazioni chiediamo ancora una volta l’intervento di tutte le autorità preposte. In immediato chiediamo che venga sospeso l’aumento per poi provvedere in tempi brevi alla definitiva revoca della concessione, anche alla luce delle già precarie condizioni del traffico a Napoli, che verrebbero aggravate laddove gli automobilisti, costretti a risparmiare, decidessero di non utilizzare l’importante arteria di collegamento. Al riguardo pensiamo anche di far partire, insieme ad altre associazioni, una petizione popolare per l’abolizione appunto del pedaggio sulla Tangenziale di Napoli”.


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