Omicidio Rosa, il presunto omicida confessa: “Sentivo voci nella mia testa. Chiedo scusa alla famiglia”

Elpidio D'Ambra e Rosa Alfieri


Sentivo voci nella testa, per questo ho fatto del male a Rosa“. Malato di mente, è questa la strategia difensiva che l’avvocato di Elpidio, l’uomo accusato di aver ucciso Rosa Alfieri, sembra voler intraprendere. Il 31enne è stato fermato ieri da due agenti della Polizia di Bagnoli e durante l’interrogatorio ha ammesso le sue colpe specificando però di non aver abusato sessualmente della giovane.

OMICIDIO ROSA, IL PRESUNTO ASSASSINO CONFESSA: “SENTIVO VOCI NELLA TESTA”

Elpidio, che viveva in Spagna ma da poche settimane si era trasferito nell’appartamento di Grumo Nevano, ha anche ammesso di essere un consumatore abituale di cocaina. Nessuna droga però sarebbe stata assunta la sera dell’omicidio quando l’uomo, come riportato dal ‘Corriere del mezzogiorno’ avrebbe attirato Rosa con una scusa in casa. Una spiegazione su una bolletta da pagare che è stata fatale alle 23enne strangolata in bagno e trovata con uno strofinaccio di bocca. Elpidio poi è scappato, ha preso un treno per Napoli e si è recato all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta dove è stato fermato da due poliziotti.

Le sue prime parole a chi lo ha interrogato sono state pronunciate quasi per difendersi e chiedere scusa ai familiari di Rosa:

Sentivo delle voci nella testa, per questo ho fatto del male a quella ragazza. Sono pentito e chiedo perdono ai familiari“.

L’avvocato che lo segue, Dario Maisto, ha infatti già chiesto una perizia psichiatrica. Anche in ospedale Elpidio aveva detto a chi lo aveva accolto al Pronto Soccorso di sentire delle voci:

Sono agitato, sento voci nella testa“.

 


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