I Savoia sempre più in basso: l’annuncio del ritorno è una patetica trovata pubblicitaria


Emanuele Filiberto aveva fatto presagire una discesa in politica paventando un “ritorno dei Savoia”. Sia chiaro, la monarchia è una forma di Stato incompatibile con la costituzione italiana, ma ciò non vieterebbe ai membri della famiglia reale sabauda di candidarsi in libere e democratiche elezioni.

“In momenti di complessità un Paese ha bisogno di una guida stabile. Che porti fiducia e che sia da esempio. Di questo e altro voglio parlare al Paese. Stasera, ore 21 sulle reti Mediaset”. Questo è stato l’annuncio di Emanuele Filiberto di Savoia attraverso i social. Puntuale la réclame in tv, nella quale afferma:

“Buonasera a tutti gli italiani. Ho il dovere di annunciare ufficialmente il ritorno della Famiglia Reale. È tempo di tornare a respirare la tranquillità, la fiducia e l’eleganza di cui abbiamo fiducia oggi più che mai.

“Guidata da un forte senso del dovere, la Famiglia Reale si pone l’obiettivo di tutelare i cittadini per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Grazie a tutti. I reali stanno tornando”.

Discesa in politica? Macché. Magari un programma televisivo, un reality, vista la – discutibile – vena da intrattenitore che il principe ha mostrato di avere negli anni? Neanche. Qual è il segreto che allora ci nasconde?

Una linea di abbigliamento. Grazie alla collaborazione con Global Intuition verranno commercializzati degli abiti recanti lo stemma della casa reale di Savoia. Nata in Cina, Global Intuition è un’azienda di abbigliamento che opera negli Stati Uniti, in California. Nulla di italiano, eppure stiamo parlando dei discendenti di chi ha unito l’Italia.


Assurdo e non poco, date le parole usate nei video: senso del dovere, tutela dei cittadini, guardare al futuro. Il sabaudo ha abusato di una nobile terminologia per una patetica trovata pubblicitaria volta.

Non ne fa una giusta Emanuele Filiberto, destinato ancora una volta a essere travolto dalle critiche: la faccenda del risarcimento milionario chiesto alla Repubblica Italiana dopo il rientro dall’esilio, le partecipazioni ai programmi televisivi, le diverse polemiche certamente non edificanti di cui è stato protagonista nel tempo. Non c’è ovviamente nulla di male ad aspirare a essere un personaggio televisivo, eppure è quanto meno triste assistere a stratagemmi da due soldi, che fanno leva sulla rilevanza storica della sua famiglia, per avere maggiore visibilità.


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