Covid e scuola, parla una maturanda 2021: “Anno deprimente. E’ pesato non fare il viaggio di quinta”


La Maturità 2021, a causa della pandemia, sarà ancor più particolare di quella dell’anno precedente. A raccontarcela è stata Chiara, una studentessa del quinto anno del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Napoli. Le sue sensazioni ed emozioni sono davvero rappresentative del vissuto che tutti i ragazzi italiani si porteranno sulle spalle. Attraverso le sue risposte, abbiamo capito il disagio della didattica a distanza, impregnato però di speranza che si possa trarre da questa esperienza l’insegnamento per una scuola migliore. Abbiamo tirato, con lei, le somme di questo anno scolastico molto diverso dalla norma.

Raccontaci un po’ della tua scuola: come ha organizzato la didattica a distanza? 

“Io studio al quinto anno del Liceo Classico Vittorio Emanuele II. Devo dire che l’impegno da parte della scuola c’è stato. A differenza dell’anno scorso, in cui mancava un vero e proprio coordinamento essendo la prima volta degli istituti con la dad, quest’anno sono stati creati gli account di Microsoft Teams per tutti. Per quanto riguarda gli orari sono stati abbastanza rigidi, perché rispetto all’anno scorso dove non c’era controllo, abbiamo avuto invece delle pause e degli orari ben precisi.” 

Dal punto di vista emotivo, cosa è significato fare il quinto anno quasi interamente in dad?

“Sembrerà scontato, ma la parola adatta è “deprimente”. Perchè ci sono stati dei momenti positivi vista la novità della didattica a distanza. Ma a lungo andare non ce la si fa più. Infatti io ho votato sì per il ritorno a scuola. Anche se non è la stessa cosa, almeno abbiamo una parvenza di normalità. Per noi la cosa peggiore tra le tante è stata non fare il viaggio di quinta, tutti insieme.” 

I professori sono stati comprensivi dal punto di vista del carico di studi?

“A mio parere non tutti. Ad esempio quando eravamo completamente in dad esistevano le ore asincrone, ovvero queste ore che completavano l’orario (perchè è impossibile stare sei ore davanti al pc) previsto dal programma. In realtà dovevano servire a svolgere dei lavori, ma molti insegnanti hanno colto la palla al balzo per dare un doppio assegno. Quindi direi che, nel mio caso, non sono stati molto comprensivi.” 

La tua scuola come ha gestito i protocolli Covid? Già vi hanno spiegato come dovrete comportarvi all’esame?

“Noi abbiamo ingressi scaglionati e siamo rientrati in formula mista tra dad e rientro in presenza, quindi la scuola è quasi vuota. In realtà la mia scuola ha gestito molto bene i protocolli: abbiamo termo scanner su tutti i piani, c’è il sapone, i bagni sono molto puliti e tutto è sanificato.” 

Striscione posto dai ragazzi fuori al Liceo

Come sarà l’esame di maturità?

“Si tratta di un colloquio unico articolato in quattro prove. La prima parte è l’esposizione di un elaborato legato alle materie d’indirizzo, nel mio caso latino e greco. La seconda parte è dedicata all’italiano; mentre la terza è un colloquio generale su tutte le materie d’esame. L’ultima parte sono otto minuti di discussione del PCTO. Inoltre è stata introdotta la compilazione di un curriculum legato al percorso scolastico, ma non ci hanno detto bene a cosa serve.” 

Cosa pensi della probabile possibilità che daranno ai maturandi di vaccinarsi per sostenere l’esame in modo più tranquillo?

“Io credo che sia una grande cosa. I vaccini sono l’unica arma che abbiamo contro questo virus, per tornare alla maturità. Io mi vaccinerò il prima possibile.”

Quali prospettive future vedi davanti a te?

“Onestamente non ho scelto l’università e non so nemmeno se ci andrò. Sono molto fortunata perchè sono nata in una famiglia che mi lascia libera scelta nella mia vita e sicuramente se non sandrò all’università non starò ferma. Mi prendo quest’estate per decidere, ma mi piacerebbe molto studiare Lingua Araba per specializzarmi negli affari esteri. Io ultimamente vado molto a momenti: ci sono istanti in cui penso che fare un percorso di studio costruito è importante; ma in altri momenti penso che ci siano troppe varianti per poter vivere in funzione delle tue aspettative future.” 

In conclusione, secondo te come ha cambiato il Covid la visione della scuola?

“In realtà il Covid, come tutte le cose che succedono, ha i suoi aspetti positivi ed i suoi aspetti negativi. Secondo me ha messo in luce il fatto che l’esame di maturità andrebbe completamente rivisto, così come l’ingresso in alcune università. Anche tutta questa tecnologia che stiamo usando, io spero che una volta passata l’emergenza si tenga in considerazione un maggior uso dei dispositivi per migliorare la scuola. Non mi sento di esprimere un parere preciso su come dovrebbe cambiare l’esame di maturità, perchè è un argomento troppo variabile e controverso.” 

 


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