In particolare, sarà la “Sala Airside” (dove si svolgono i controlli prima dell’imbarco) a vestire i panni dell’insospettabile museo, il quale non ospiterà soltanto la celebre Nike – rinvenuta sul finire dell’Ottocento presso la chiesa di Sant’Agata degli Orefici -, ma saranno esposti anche copie di reperti presenti all’interno degli Scavi di Pompei o alcuni originali conservati in alcuni depositi del Ministero dei Beni Culturali.
L’idea è nata grazie alla simbiosi venutasi a creare tra Armando Brunini, amministratore di Gesac, e Paolo Giulierini, direttore del Mann, concordi nel ritenere l’aeroporto internazionale di Capodichino come uno dei luoghi più adatti a fare da spot alle innumerevoli bellezze artistiche e archeologiche che può vantare l’intero hinterland napoletano e la Campania più in generale.