Coronavirus, dipendente Asìa positivo: 100 in quarantena. Raccolta rifiuti a rischio


Coronavirus. Come riportato da Fanpage.it scatta l’autoquarantena preventiva per 100 dipendenti dell’Asìa di Napoli in seguito all’esito positivo del test effettuato su un operatore del comparto igiene ambientale dell’autoparco di Scampia. Gli operatori sono stati messi in via precauzionale in quarantena per evitare il diffondersi del contagio se uno di loro fosse stato infettato dal collega.

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Questa notizia assume subito dimensioni sproporzionate in vista di un possibile stop agli interventi della ditta. Visto il necessario e preziosissimo lavoro svolto dall’Asìa, se dovesse fermarsi tutto, questa città rischierebbe il collasso.

Ad intervenire giustamente sulla vicenda è la diretta interessata, Maria De Marco, presidentessa dell’azienda: “Abbiamo preso tutti i provvedimenti del caso previsti dalla normativa. Non ci sarà nessuna ripercussione sulla raccolta. Abbiamo messo in quarantena stanotte gli operatori che erano in servizio nel turno del lavoratore che è stato dichiarato positivo. Sono stati da oggi sospesi, nel senso che nell’attimo in cui l’Asl Napoli 1 ci ha segnalato la positività del collega, gli altri lavoratori dello stesso turno sono stati messi in isolamento preventivo. Sono state attivate le procedure Asl che farà le valutazioni sul livello di contatto. Sarà l’Asl, cioè, che valuterà il grado. Noi abbiamo preso una misura preventiva, nella maniera più ampia, mettendo in isolamento un centinaio di persone. Abbiamo già preso le contromisure. L’azienda ha responsabilità all’interno e all’esterno verso la raccolta. Perché ci sono stati rallentamenti in alcuni quartieri in questi giorni? Sono stati legati a una vulnerabilità dei lavoratori che si sono sentiti maggiormente preoccupati, noi dobbiamo agire con molta prudenza in questo momento. C’è un livello di preoccupazione irrazionale che si è diffuso tra la gente. I lavoratori si erano concentrati molto sulla questione delle mascherine. Ma la mascherina non è un dispositivo aziendale previsto per tutti. Noi le prevediamo solo per alcune funzioni e circostanze, che sono specificate nel documento di sicurezza. Mentre oggi avere la mascherina è avvertito come una esigenza indispensabile a prescindere, che è una cosa irrazionale. Ma questa preoccupazione nei giorni scorsi ha determinato la mancata uscita dei mezzi. C’è paura, è anche una situazione nuova. C’è una eccessiva preoccupazione. Noi stiamo facendo fronte sia alle problematiche razionali che a quelle irrazionali”.

Non manca chi si scaglia contro le sue parole, in particolare la FIT CISL Campania: “NIENTE MINACCE AI LAVORATORI DELL’ASIA. LA PRESIDENTE DE MARCO PENSI A GARANTIRE LA SICUREZZA DEI LAVORATORI!” queste le loro parole.


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