Le contraddizioni di Maresca: mascherina di Maradona ma poi sta con Salvini


Oggi Catello Maresca – candidato sindaco del centro destra per le comunali di Napoli – è arrivato in città accompagnato da Matteo Salvini. Il leader della Lega ha ufficialmente sostenuto la sua candidatura con un comizio tenutosi a Piazza Nazionale.

Salvini ha deciso di appoggiare Maresca attraverso la lista civica “Prima Napoli”, priva dei simboli della Lega. Nonostante ciò, è ben noto cosa rappresenta il capo del Carroccio per Napoli e per tutto il Sud.

Lui e tutti i suoi seguaci hanno sempre “sputato” sulla città partenopea e su tutto il meridione ma, come al solito, tornano per fare presenza e prendere i voti di quei cittadini che dimenticano il passato. Del passato, però. hanno ancora memoria tanti cittadini che lo hanno contestato. “Napoli non si lega” e lo ha dimostrato tante volte.

Catello Maresca – mascherina in onore di Maradona

Quello che però è saltato all’occhio dei più attenti è la mascherina indossata dal suo compagno Maresca, una mascherina dedicata a Diego Armando Maradona. Chissà cosa direbbe proprio Diego se vedesse queste scene, probabilmente ne sarebbe inorridito.

Molto probabilmente la mossa di Maresca è una mossa politica per recuperare i voti dei diffidenti del suo possibile rivale Manfredi. L’ex ministro dell’istruzione è infatti dichiaratamente juventino è ciò ha scatenato non poche polemiche in città.

Il calcio e la politica non dovrebbero mischiarsi ma, in una città come Napoli – che vive di calcio – è impossibile non mescolare le cose, soprattutto se in ballo ci sono la Juve e Maradona.

Quello di Maresca però è un controsenso. Presentarsi in città con la mascherina di Diego e poi essere affiancato da Salvini è un gesto che non ha né capo né coda. Il magistrato ha sempre difeso Napoli con il suo mestiere ma ora si sta legando ai partiti che con la città di Partenope non hanno nulla a che vedere.

Personaggi che hanno sempre denigrato e insultato Napoli e che ora camminano per le strade di quella stessa città portando il nome di Diego in viso con l’intento di governarla. Quel Diego che ha sempre difeso la “sua” Napoli contro i potenti, quel Diego che ha lottato con la città per sconfiggere il Nord, si è trovato accostato a qualcosa che non gli appartiene e non gli è mai appartenuto.

Diego Armando Maradona appartiene al popoli di Napoli e non si può usare per puri scopi propagandistici  – come già successo con Conte e Manfredi.


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