Deragliamento mancato sulla Linea 1, ANM risponde: “È una cosa impossibile”


Domenica 30 giugno è stato per miracolo e per la evidente bravura del macchinista, evitato un deragliamento della Linea 1 della metropolitana.

Dopo quanto accaduto, solo ieri Enzo Balzano, sindacalista della Faisa Confail, si è espresso su quella tragedia evitata miracolosamente, attraverso un lungo comunicato inviato a IlMattino.it.

“Il macchinista si è accorto che lo scambio dopo l’uscita dal deposito di Piscinola non era stato attivato ed è riuscito a fermare il treno per miracolo, altrimenti sarebbe andato fuori binario deragliando”, ha spiegato Balzano.

Il comunicato di Anm, però, insiste sul fatto che la sicurezza non è mai stata messa in dubbio: “Non poteva esserci e non c’è stato un rischio deragliamento, semplicemente perché è impossibile che un segnale si disponga a via libera lasciando avanzare un treno senza che la posizione dello scambio sia corretta ed esista la piena libertà per il movimento che richiede l’impegno dello scambio”.

Inoltre viene anche specificata l’efficienza dei sistemi tecnologici: “Relativamente al sistema informatico che garantisce la sicurezza della marcia con codici di velocità aggiornati in tempo reale, non è un computer a controllare i treni, sono tre, ognuno con un software diverso e quindi ogni computer controlla l’altro. Il sistema automatic train protection prevede che un treno abbia davanti a sé almeno tre sezioni che ne proteggono la circolazione, in modo che un treno si fermerà certamente a 400 metri dall’altro in qualsiasi caso. Sugli scambi può esserci un sasso, una lattina, ma gli aghi di controllo lo segnalano subito, con certezza matematica. Per questo a volte fermiamo i treni, per controllare in maniera maniacale, sapendo di far arrabbiare i viaggiatori, ma facendolo perché la loro sicurezza è al primo posto”.


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