Spiagge ai tempi del Covid: il progetto Sablo è l’alternativa ecosostenibile al plexiglass


Quest’anno il mare può sembrare un vero e proprio incubo a causa dei recinti in plexiglass per far rispettare la distanza sociale. Dal Cilento però arriva una valida alternativa molto più affascinante, il progetto Sablo.

Un gruppo di tre ragazzi, Francesca Coppola, Fabrizio Scattaretico e Daniele Saturno, ha avanzato il progetto Sablo. Anziché utilizzare il plexigass, la loro iniziativa prevede delle strutture in legno circondate ai lati e sormontate da teli in juta.

Un’alternativa certamente più agevole che non farà sembrare di essere in trappola e che lascia ampio spazio ai bagnanti. In questo modo la voglia di andare al mare sarà certamente maggiore.

Inoltre il progetto Sablo abbraccia perfettamente l’ecosostenibilità e l’ambiente come hanno dichiarato gli stessi ideatori.

Queste le parole di Francesca Coppola riportate dal “giornale del cilento”: “Sulla falsa riga del tanto discusso progetto in plexiglass abbiamo pensato di fare la nostra proposta tenendo conto di fattibilità, costi, estetica e impatto zero sull’ambiente. Essendo legatissimi alla nostra terra e momentaneamente lontani, volevamo dare il nostro contributo gratuito ai tanti amici che gestiscono stabilimenti balneari.

“È una proposta rivolta a tutti e speriamo di essere d’aiuto a un gran numero di imprenditori in tutta Italia, perché solo dandoci una mano a vicenda possiamo sperare di far ripartire lo straordinario Paese in cui viviamo.”


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