Giannone a Turris Live: “Torre del Greco è diventata la mia seconda casa”

Giannone a Turris Live


Per la quarta puntata di Turris Live, il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo dei corallini (che va in onda ogni lunedì alle ore 21:00 sulla pagina Torre del Greco Vesuviolive.it), l’ospite principale della serata è stato il capitano Luca Giannone.

L’attaccante simbolo della Turris in questi anni di Serie C si è concesso ai nostri microfoni in una bella chiacchierata sui vari temi del momento. Dopo aver analizzato la sconfitta col Picerno, con il capitano abbiamo parlato del tecnico Bruno Caneo, della difficile stagione passata e del rapporto di Luca con la piazza corallina tra momenti indimenticabili e la sua scelta d’affetto che è stata ripagata in pieno.

Le parole di Luca Giannone a Turris Live

Il capitano della Turris ha aperto la sua intervista parlando della beffarda sconfitta contro il Picerno, spiegando anche il difficile rientro da Messina: “Si si nessun dramma, abbiamo trovato una squadra con un ottimo allenatore. La partita è andata così, volevamo continuare sulla striscia positiva e non facciamo drammi. La trasferta a Messina ha inciso. Il giorno dopo che siamo rientrati causa pioggia non ci siamo allenati, quindi ci siamo allenati davvero poco e può essere un motivo, poi la squadra era un po’ stanca, ma ripeto, contro avevamo un ottimo avversario”.

Il tema legato la difesa corallina, lo prova ad analizzare anche Luca, spiegando cosa significa sapere di dover fare tanti gol per vincere: “Il sapere di dover segnare tanto può essere un bene, per noi attaccanti soprattutto, sapere che si fanno più gol è importante. Per la difesa meno, anche forse perché la difesa non ha ancora appreso bene tutti gli schemi di mister Caneo, ma piano piano miglioreremo anche in quello con tanto lavoro”.

Giannone in azione

In vista della trasferta di Foggia: “Oggi abbiamo parlato col mister, è insidiosa, uno stadio difficile ma dobbiamo preparare la partita come fatto con le altre, con la massima tranquillità, esprimendo il nostro gioco e aggiustando la difesa, perché non possiamo prendere due/tre gol”.

L’obiettivo finale e il tema play-off: “Le aspettative sono state creato un po’ da voi, ma ben venga se riusciamo a fare qualcosa in più della salvezza, ci proveremo sicuramente. Lo stesso io non mi accontento di una semplice salvezza. Una persona vuole sempre dimostrare e cercheremo di fare qualcosa in più ma l’obiettivo è la salvezza”.

Luca Giannone

Il rapporto con Bruno Caneo e con la piazza di Torre del Greco

Luca Giannone con mister Bruno Caneo ha sempre avuto un rapporto speciale, non a caso il vero Luca l’abbiamo visto col tecnico sardo. Un rapporto splendido che aiuta nell’armonia generale sia col capitano che con tutta la squadra: “Con Caneo sta andando come il primo anno. Chi lo conosce sa cosa chiede, allenarsi con lui è molto dispendioso, visto poi che tipo di partita dobbiamo fare ogni fine settimana. Io mi trovo bene col mister come tutta la squadra, siamo tutti contenti per il modo in cui giochiamo e in cui affrontiamo le partite”.

Torre del Greco è stato sicuramente un punto d’arrivo per la carriera di Giannone, il calciatore infatti ci racconta anche un retroscena, che nell’estate del 2020 lo vedeva vicino ad un’altra squadra: “A Torre esperienza più intensa, sono contentissimo del traguardo delle cento presenze e non me lo sarei aspettato, perché io amo cambiare spesso. Ma avendo la famiglia non volevo più viaggiare e a Torre del Greco ho trovato una seconda casa, mi trovo bene, con i ragazzi trovati qui sempre stato bene. Ho fatto una scelta giusta che non stavo facendo fino a 4 anni fa, perché stavo scegliendo Gubbio”.

Le difficoltà della scorsa stagione: “L’anno scorso è stata una stagione difficile. Ho avuto due infortuni alla caviglia e uno al ginocchio, quindi sembrava di non uscirne più. Poi ho stretto i denti, non ce la facevo a vedere la società, i tifosi, i ragazzi, che soffrivano. Non poter dare un contributo e perdere tutto quello che si era costruito negli altri anni mi feriva tanto. Alla fine ho giocato ma stringendo i denti, non potevo nemmeno calciare di collo per il problema che avevo, ma serviva giocare. Ad Avellino non so nemmeno io come ho giocato, ma siamo riusciti a vincere con Sergio che ha sofferto tutto l’anno per le critiche. Ero contentissimo per quel gol perché è riuscito a levarsi tante pressioni da dosso e ci ha salvati”.

Luca Giannone col presidente Colantonio e il sindaco Mennella – Foto Salvatore Varo

Luca Giannone, l’uomo dei gol impossibili, ora vuole far crescere anche l’under Nocerino

I gol spettacolari sono sempre stati il marchio di fabbrica di Luca Giannone, tiri da fuori, gesti tecnici sopraffini, gol da calcio d’angolo. Il suo repertorio è molto ampio e con lui ne abbiamo ricordati alcuni: “La doppietta alla Juve Stabia è il ricordo più bello che ho, Uno bello è stato anche a Bari nella prima stagione con Caneo. I gol a Bologna mi ricordo il primo che feci, era la prima da titolare e dopo un minuto punizione e gol. Ricordo quella partita specialmente perché già nel riscaldamento ero stanco, per fare capire i ritmi quanto erano alti.  I gol da corner? A me piace calciare in porta da lì, gli schemi, le altre cose, non ci penso, calcio in porta”.

Il baby Nocerino e il rapporto “Padre-figlio”, tra i due: “Luca è un giovane interessante. Ma già due anni fa quando si allenava con noi lo pensavo. Può migliorare ancora tanto e con Caneo lo farà. Deve solo cacciare più personalità ma piano piano ci riuscirà. Ha sicuramente ottime prospettive”.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI