Nella decisione dei giudici si legge che:
“Il danno di 19,4 milioni di euro è composto da 5,9 milioni dovuti allo smembramento dell’unità delle collezioni librarie, 13,5 milioni per amputazione di circa 2500 libri sottratti e rientrati dopo il sequestro della biblioteca e per i libri non recuperati di cui 10 manoscritti e 140 incunaboli e opere di geografie”.
Gli inquirenti sono ancora alla ricerca dei testi mancanti, pezzi unici di una delle collezioni più rare e importanti al mondo, fondata nel 1586 e contente alcuni dei più antichi e preziosi libri esistenti. A tal proposito è stato autorizzato l’ultilizzo delle intercettazioni delle telefonate tra De Caro e Marcello Dell’Utri.