#Iorestoacasa: libri, film e ricette napoletane che faranno compagnia


L’emergenza Coronavirus sta cambiando i nostri stili di vita, sta colpendo tutta la penisola. Leggere un buon libro, vedere un buon film, preparare un dolce non è una pessima idea ad oggi. Adottando l’hashtag #iorestoacasa, non solo rispetti il nuovo decreto e la società, ma puoi imparare un pò di più sulla vasta cultura napoletana. Ed ecco per voi qualche libro, ricetta e film che tutti i napoletani dovrebbero conoscere, se davvero vogliono essere considerati tali.

Ogni cultore della napoletanità dovrebbe leggere almeno una volta “Napoli mia. L’anima della città raccontata da Bellavista” di Luciano De Crescenzo. Il grande filosofo, perché così lo si deve chiamare, decise di raccogliere in questo libro una selezione di foto ritrovate e inedite della sua Napoli. Gli scatti sono accompagnati da racconti che hanno contribuito alla sua carriera di scrittore. Sicuramente non vi annoierete: Luciano non ha riportato nelle didascalie i luoghi dove le meravigliose foto sono state scattate. Divertitevi a riconoscere i luoghi, mentre siete a casa.

Il secondo libro è stato recensito addirittura da Italo Calvino: “Malacqua” di Nicola Pugliese. Il romanzo, che Pugliese scrisse del 1977 e che al suo tempo fu pubblicato da Einaudi, è la cronaca di quattro giorni di pioggia nella città di Napoli. Tanti eventi di vita quotidiana s’intrecciano tra di loro, prendono corpo presagi e ammonimenti, in attesa che si verifichi un accadimento straordinario. Napoli è protagonista con via Caracciolo, Castel dell’Ovo e le sue antiche strade. Un libro giallo con “un senso e una forza”, come riferì entusiasta Calvino.

Non è finita qui: per abbracciare la vera anima del capoluogo partenopeo non può mancare “Il ventre di Napoli” di Matilde Serao, fondatrice di uno dei più importanti quotidiani italiani, Il Mattino. Il libro, scritto dal 1884, è una descrizione accorata della Napoli del tempo, del popolo napoletano e delle peculiarità che lo contraddistinguono dal resto d’Italia, dalle forme di religiosità alle relazioni sociali, dal lotto clandestino all’usura in cui riversavano i cittadini. Una critica al sistema politico dell’epoca, all’amministrazione cittadina che chiude gli occhi davanti alla situazione di totale abbandono in cui versavano i suoi concittadini.

A Napoli Goethe scoprì la pazza gioia, innamorato della città, scrisse un libro dal titolo “Viaggio a Napoli”. Come molti in quell’epoca (1787), anche lo scrittore tedesco intraprese il Grand Tour. Le note più toccanti sono dedicate alla nostra città, definita da lui stesso il luogo “più meraviglioso al mondo”.

#iorestoacasa diventa un buon modo per vedere film cult e non solo su Napoli. Per voi abbiamo scelto un film rappresentativo delle controversie del nostro popolo: “Fortapàsc” di Marco Risi. In scena la vita del giornalista del Mattino, Giancarlo Siani. Le sue indagini misero in luce le controversie tra i politici di Castellammare e i clan locali. Crudo come film, ma da vedere d’un fiato: la lotta per la giustizia di un uomo onesto che ha fatto la storia. Napoli con le contraddizioni interne, l’esplosività linguistica, enigmaticità trovano il suo essere nel thriller di Ferzan Ozpetek: “Napoli Velata” con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi. Una donna si troverà improvvisamente travolta da un amore, nel bel mezzo di un delitto violento. Attraverso la tessitura della trama, da protagonista la fa la stessa Napoli, pagana e sacra allo stesso tempo.

Il principe della risata non può mancare: da vedere assolutamente è “Miseria e Nobiltà”. Il talento di De Curtis meriterebbe una lista a sé, è riconosciuto in tutto il mondo. Secondo il mio modesto parere, l’opera citata è la migliore. La trama gira attorno alle vicende di Felice Sciocciammocca e Pasquale, giovani scapestrati che vengono assaliti continuamente dalle donne. I due saranno costretti a fingersi nobili: scoprite il motivo…

#Iorestoacasa, e perché non preparare un buon dolce, per riscoprire il sapore delle nostre tradizioni? Un buon Babà non guasta mai, ed è semplice da preparare. Armatevi di “cucchiaro” e rum, e deliziatevi, facendola alla maniera di Luciano De Crescenzo. La ricetta e la clamorosa storia del dolce re napoletano a questo link.

Di ricette, dolce e salate, nella cultura napoletana ne sono davvero tantissime, ma tra le tante, abbiamo dovuto fare una scelta: la torta della nonna. Esiste, infatti, una variante napoletana di questo dolce con le amarene sciroppate all’interno, incoronata pizza con la crema. La torta perfetta che ha il sapore della nostra infanzia. Se, invece, in attesa della Pasqua, volete dilettarvi ai fornelli, ecco i Quaresimali napoletani, tipici biscotti dell’italia-meridionale, preparati proprio durante il periodo della quaresima dalle monache.

Dobbiamo restare a casa, per noi, per i nostri cari e per la comunità. #Iorestoacasa non è solo un hashtag come un altro, ma un comportamento necessario da adottare.


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