Incendio Carinaro, picco di diossine nell’aria: l’allarme dell’Arpac

Nube tossica vista da S.Antimo


Il grosso incendio di materiale plastico del 16 settembre in un sito di produzione di componenti per automobili all’interno della zona Asi di Teverola-Carinaro ha fortemente inquinato l’aria del Casertano.

A dirlo sono i primi risultati del monitoraggio delle diossine nell’atmosfera da parte dell’Arpac:

Gli esiti analitici, relativi a un periodo di campionamento di 24 ore tra il 16 e il 17 settembre, riportano un valore di concentrazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria campionata pari a 2,46 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente)“.

Si rappresenta – continua – che non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente; un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal LaenderausschussfuerImmissionsschutz (LAI – Germania), pari a 0,15 pg/Nmc. La concentrazione riscontrata nel campionamento del 16-17 settembre risulta superiore al suddetto limite di riferimento.

Il campionatore è stato posto a circa 200 metri del sito dell’incendio, in direzione nord est, direzione prevalente dei fumi al momento dell’intervento dell’Agenzia intorno alle 16 del 16 settembre. Il monitoraggio è ancora in corso e gli ulteriori risultati, utili per seguire nel tempo l’andamento delle concentrazioni di diossine e furani, verranno diffusi non appena disponibili. Nell’area di possibile ricaduta degli inquinanti riscontrati, verranno effettuati prelievi di terreno (top soil) per misurare le eventuali concentrazioni di tali inquinanti al suolo.  

Un set di ulteriori parametri relativi alla qualità dell’aria nel territorio interessato dall’evento è disponibile grazie alle stazioni di monitoraggio della rete gestita dall’Agenzia, tra cui quelle presenti nei territori comunali, rispettivamente, di Teverola, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise e Aversa. In base ai dati al momento elaborati, non si riscontrano significative criticità nelle concentrazioni degli inquinanti, chiaramente riconducibili all’incendio. Anche in questo ambito l’Agenzia sta conducendo ulteriori approfondimenti, i cui risultati verranno diffusi non appena disponibili”.

Diossine e Furani

Le diossine ed i furani rappresentano classi di composti organici persistenti (POPs, Persistent Organic Pollutants) riconosciute a livello internazionale per pericolosità e resistenza, tossici per l’uomo, gli animali e l’ambiente stesso.

Incendio a Carinaro del 16 settembre

Una fabbrica di autoricambi è andata a fuoco e la nube tossica si è espansa su tutta la zona nord di Napoli e dell’Agro Aversano. Lo stesso Comune di Carinaro aveva avvisato i propri cittadini di non uscire di casa: “In considerazione dell’incendio esploso presso una fabbrica in zona industriale Carinaro Teverola, nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, si invita la popolazione a rimanere in casa, chiudere porte e finestre e non accendere i condizionatori d’aria ! Seguiranno ulteriori aggiornamenti“.


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