Arianna, il volo dal balcone e il mistero dell’ematoma. Indagato il compagno


Pochi giorni fa una donna cadde dal quarto piano del balcone di casa in via Montedonzelli, nel quartiere partenopeo Arenella. In un primo momento si era parlato di suicidio, ora invece la Procura sta approfondendo le indagini iscrivendo il compagno nel registro degli indagati. Un atto dovuto dicono.

Arianna Flagiello, questo è il nome della vittima, che stava insieme con il compagno da 12 anni. Due anni fa decise di andare a convivere con l’uomo di cui da due mesi era incinta, era una ragazza piena di vita, cattolica praticante ed innamoratissima dell’uomo, come dichiarano i parenti. Mamma Angela, papà Nello e la sorella maggiore Valentina ora vogliono soltanto la verità. Sul suo cellulare ci sono gli ultimi e inquietanti sms ricevuti dal fidanzato: “Te ne devi scappare, ora ti faccio mettere paura. È un ultimatum“. Il giorno della sua morte la donna, dopo aver ricevuto vari messaggi da Mario, si era allontanata dall’ufficio in cui aveva iniziato a lavorare: “Ha chiamato mia madre – spiega la sorella maggiore Valentina – preoccupata che Mario si fosse arrabbiato perché non aveva trovato denaro sul conto. Mia madre l’ha tranquillizzata ma poi è arrivato Mario che, dopo una violenta lite, l’ha trascinata con un braccio al piano di sopra, dove vivevano insieme“.

Dopo il volo dal balcone la giovane “era cosciente e diceva: non voglio morire – racconta Valentina – Ci amava troppo, aveva un senso profondo della famiglia, voleva che fossimo tutti uniti. Ma si era fatta carico di una situazione difficile“. Mentre si continua ad indagare sul caso, gli inquirenti continuano ad effettuare sopralluoghi nell’abitazione di Arianna ed è stata eseguita anche l’autopsia sulla sua salma. I medici, come riporta Il Mattino, insieme alle ferite riportate in seguito alla caduta, avrebbero notato anche un ematoma precedente all’impatto con il suolo. I vicini intanto dichiarano che al momento dell’accaduto hanno udito “urla di donna, rumori come fosse caduto un mobile, sembrava che qualcuno si fosse fatto male, una pausa di silenzio e poi il tonfo e un boato“.

Di Arianna si sa che le mancavano pochi esami alla laurea in lingue e lavorava nell’amministrazione di una nota casa editrice napoletana. Mentre il suo compagno Mario, disoccupato, faceva lavori saltuari. Qualche condomino dichiara sconvolto che “Arianna e Mario erano sempre allegri e gioviali. Erano una coppia tranquilla“.


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