Napoli. Muore per una liposuzione: il caso di un uomo napoletano


Un semplice ritocco. Un’operazione consueta e ormai praticata quotidianamente. Le tentazioni ai piccoli interventi chirurgici per migliorare l’aspetto fisico sono molteplici, sempre più frequenti e sempre più economiche. Ma ad un 63enne napoletano, manager di una casa farmaceutica e parafarmaceutica un intervento di liposuzione è costato la vita.

A.R, manager partenopeo e molto attento al suo aspetto fisico, aveva già effettuato piccoli ritocchi al quel Centro estetico sulla collina di Posillipo; si era trattato di lievi interventi alle rughe, ma nulla di molto invasivo.

Tuttavia, l’uomo ha voluto osare di più: un intervento di laserlipolisi per ridurre l’adipe all’altezza dell’addome, poiché dieta ed esercizi fisici pare non erano abbastanza incisivi. Si trattava, in ogni modo, di un intervento di prassi, praticato quotidianamente dalla dottoressa che, a detta sua, ne aveva effettuati ben 200 in soli 6 mesi.

Cosi il giorno 17 febbraio l’uomo, alle 10.00, si recò al Centro per l’operazione, la quale prevedeva un costo di mille euro.

Dopo, il rientro a casa e i primi malanni: il manager iniziò ad avvertire un malessere generale ed in più un colorito inconsueto della pelle, dovuto ad una forma di ittero. L’allerta dei familiari e il pronto soccorso in ospedale, il Fatebenefratelli di Napoli. Qui, le condizioni peggioravano sempre di più, anche perché l’uomo era affetto da una forma di epatopatia cronica. Probabilmente quest’ultima ha influito sulla risposta del corpo all’intervento.

Giorno dopo giorno il paziente peggiorava, non mostrando alcun segno di recupero. Poi, il decesso alle 8 del mattino del 14 marzo 2016. La diagnosi dei medici è stata:“Insufficienza epatica acuta per stato settico da recente intervento di laserlipolisi addominale in paziente affetto da cirrosi epatica Hcv correlata”.


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