Bombe a Torre Annunziata, la proposta del prete: “Denunciate in confessione”


Denunciare le estorsioni in un confessionale davanti ad un prete, se si ha paura di ritorsioni. Questa è l’idea lanciata dal sacerdote salesiano di Torre Annunziata don Antonio Carbone, dopo l’ennesima bomba carta fatta esplodere nella notte. Un forte boato, infatti, ha svegliato la città, dopo che un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere davanti ad un negozio di detersivi, molto probabilmente a scopo intimidatorio. Il tutto mentre la città si stava preparando alla tanto attesa processione della Madonna della Neve, che Vesuvio Live ha seguito in diretta.

Ogni volta che accade un avvenimento del genere i torresi se la prendono con la politica incapace, con i preti taciturni davanti ad episodi del genere, o che dietro a quell’episodio chissà cosa si nasconda: debiti di droga, usura, … Di una cosa sono certo, che non bisogna temere le parole e le gesta dei violenti, ma il silenzio degli onesti“, ha scritto in un lungo post don Antonio.

La camorra si sta sfaldando – ha continuato – è ridotta alla fame, ma il ruggito di un leone morente è pericoloso e le gesta ultime che compie sono pericolosissime. E’ il momento di dare un colpo finale all’agonizzante camorra e c’è poco da sperare che un leone si trasformi in agnello. Denunciare chi estorce fa paura e questa paura è comprensibile“. Allora ecco in arrivo la proposta del salesiano: “andiamo da un prete di cui ci fidiamo e sotto il segreto della confessione facciamo nome e cognome, momenti della giornata, episodi accaduti … di cui si è vittima di estorsione“.

Una proposta che può sembrare singolare, ma che lo stesso prete spiega in maniera più chiara: “Dico sotto il segreto della confessione in modo tale che il sacerdote non possa dire, compreso alle forze dell’ordine, da chi viene l’informazione pena la scomunica. Sia il prete a fare l’informativa alle forze dell’ordine. Vi dico che questa proposta concreta ha portato risultati in altri campi, ad esempio di vicini di casa che hanno riportato di episodi di violenza intrafamiliare e poi riferiti dal sacerdote alle forze dell’ordine che hanno aperto l’indagine. Per amore dei vostri figli non potete tacere! Vi sono vicino, vi siamo vicini, riprendiamoci la città!“.

Un invito, quindi, fatto a tutti, a cittadini e (velatamente) ad altri sacerdoti della zona, dopo che una terza bomba ha colpito in meno di una settimana. Una situazione preoccupante sulla quale è intervenuto anche il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, in occasione della processione della Madonna della Neve: “Combattiamo contro la camorra, non abbiamo paura delle loro minacce e delle bombe carta che in questi giorni hanno sconvolto la comunità e colpito diverse attività commerciali. La camorra non vincerà qui a Torre Annunziata”.


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