Stupro Circum. Camera Penale contro Di Maio: “Comportamento inaccettabile”


Si continua a discutere dello stupro nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. In questi giorni, il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione del secondo ragazzo indagato per la violenza sessuale commessa ai danni di una ragazza di 24 anni di Portici. Una scelta, presumibilmente legata al fatto che non si siano raggiunte prove piene, che ha fatto molto discutere.

Il legale della giovane ha dichiarato che forse i giudici non credono alla sua assistita, mentre il popolo del web sta esprimendo ovunque parole di indignazione. Fra questi c’è anche un’alta carica dello Stato. Il vice-premier Luigi Di Maio è stato fra i primi a commentare la scelta dei magistrati, definendola “vergognosa”. Parole forti che già ieri avevano scatenato l’ira dell’ANM. Anche la Camera Penale di Napoli ha pubblicato una nota in cui tuona contro le parole del ministro.

“La Giunta della Camera Penale di Napoli – si legge – denuncia ancora una volta l’inaccettabile comportamento di autorevoli esponenti del Governo che, attraverso il ricorso a messaggi avulsi da ogni considerazione articolata e destinati a raggiungere il più vasto numero di cittadini, in un clima di perenne campagna elettorale e di facile caccia al voto, denota un irresponsabile uso della giustizia quale strumento di creazione del consenso.”

“Di Maio ha duramente attaccato il Tribunale di Napoli – continua – ‘colpevole’ unicamente di non aver assecondato l’ansia colpevolista di parte dell’opinione pubblica, formulando sconcertanti affermazioni con le quali definisce delinquenti cittadini italiani che la nostra Costituzione impone di considerare non colpevoli”.

“La Camera Penale – conclude – stigmatizza ancora una volta comportamenti che paiono dimentichi dei più elementari principi di civiltà giuridica posti a presidio dei diritti di libertà dei cittadini e che inoltre contribuiscono a creare un clima sociale di forte tensione nel Paese, e ad ingenerare un diffuso sentimento di sfiducia nella Giustizia e nelle decisioni della Magistratura”.


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