Striscione contro Salvini a Salerno, denunciate due persone: rischiano 3 anni di carcere


Molti ricorderanno lo striscione con su scritto “Questa Lega è una vergogna, che è apparso e “scomparso” a Salerno qualche settimana fa. Una protesta che, a seguito della rimozione ad opera della Digos, ha mostrato una certa debolezza del Ministro degli Interni. Tanto da spingere tutta Italia a replicare il gesto delle lenzuola appese.

È di qualche ora fa la notizia della denuncia, fatta nei confronti di due persone, per l’esposizione di quello striscione. Come riportato da Repubblica,  a renderla pubblica è stata Giuditta Pini, deputata del Pd, con una nota. All’interno della stessa si può leggere: “Tutto è iniziato con uno striscione a Salerno. ‘Questa Lega è una vergogna’ appeso su un balcone e fatto rimuovere dalla Digos prima del comizio di Salvini. Lo striscione citava una canzone di Pino Daniele e farlo rimuovere è parso talmente assurdo che il giorno dopo a Brembate, dall’altra parte della Penisola, ne è comparso subito un altro. Questa volta rimosso dai pompieri”.

Da lì in poi gli striscioni sono comparsi ovunque: anagrammati, con Zorro ad esporli, ironici o con richieste sui 49 milioni. Così continua il suo discorso l’On. Pini.: Ma oggi veniamo a sapere che le due persone che hanno appeso quel primo striscione a Salerno sono state denunciate e c’è un procedimento a loro carico. Non bastava la rimozione, rischiano il processo. Il reato? Turbativa di riunione di propaganda, da uno a tre anni di reclusione e una multa fino a 1549 euro. Avevano pienamente ragione. Questa Lega è una vergogna”.

Al di là delle opinioni politiche, la censura non è mai una bella figura per un governante. Soprattutto se essa è rivolta ad uno strumento così innocuo come uno striscione. 


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