Carabiniere ucciso, la famiglia di Elder: “Siamo scioccati e sgomentati”


I familiari di Elder Finnegan Lee, uno dei due ragazzi statunitensi fermati per l’omicidio del vice-brigadiere Mario Cerciello Rega, rompono il silenzio, e dagli Stati Uniti esprimono le loro “più sentite condoglianze” ai cari di Rega, dicendo che sono “scioccati e sgomenti per gli eventi che sono stati segnalati ma abbiamo pochissime informazioni indipendenti su questi eventi”.

La famiglia del ragazzo ha inoltre fatto appello al pubblico, in una intervista rilasciata alla Cnn, affinché rispettasse la propria privacy.

“Abbiamo in programma di andare a Roma non appena il Dipartimento di Stato ci assicurerà che saremo in grado di vedere nostro figlio” affermano i familiari di Elder Finnegan Lee aggiungendo che nei riguardi della famiglia di Mario Cerciello Rega desiderano essere rispettosi della sua famiglia e dei suoi amici in questo momento devastante”.

In un’altra intervista rilasciata alla rete televisiva Abc, dichiarano inoltre che “come ogni genitore sarebbe, siamo profondamente preoccupati per nostro figlio e siamo rincuorati dalle espressioni di simpatia e sostegno dei nostri amici e vicini”.

I genitori del ragazzo hanno poi rilasciato una nuova dichiarazione dicendo che non sono stati in grado di parlare con il loro figlio da quando li ha chiamati da una stazione di polizia dopo il suo arresto di venerdì.

Sempre all’Abc Gloria Keeley, una vicina di casa di Elder a San Francisco, ha dichiarato di essere scioccata dal fatto che il ragazzo possa essere sospettato di omicidio.

“Non l’ho mai visto violento in alcun modo. Conosco Finn da quando è nato”, ha detto Keeley alla stazione ABC della KGO-TV. “Il ragazzo più simpatico. Uno dei vicini più simpatici che ho”.


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