Lombardia e 14 province off limits: per andarsene basta un’autocertificazione



Nessuna zona rossa. Lo aveva spiegato in conferma stampa il premier Giuseppe Conte per indicare come la Lombardia e altre 14 province non avessero nessun divieto assoluto di entrata e uscita ma solo un vincolo. Un decreto firmato nella notte che però aveva generato panico con la presa d’assalto ai treni per scappare dalle Regioni indicate.

“Non c’è più una zona rossa scomparirà dai comuni di Vo’ e del lodigiano. Ma ci sarà una zona con regole più rigorose che riguarderà l’intera Lombardia e poi le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia. Qui fino al 3 aprile – per fare solo due esempi – saranno limitati i movimenti, salva la possibilità di rientrare a casa propria, e i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18 e per il resto della giornata garantire distanze di almeno un metro”. 

Ma nonostante sia stato emanato il decreto con ‘la zona arancione’, sono tanti i motivi per cui è possibile abbandonare le aree indicate facendo lo stesso girare il virus. I provvedimenti restrittivi quindi appaiono piuttosto inefficaci nel tentativo di provare a contenerlo. Basta infatti un’autocertificazione per lasciare le zone che in questo momento registrano più casi.

Come si può leggere nel foglio il viaggio è consentito se ci sono:

  • comprovate esigenze lavorative
  • situazioni di necessità
  • motivi di salute (come visite mediche)
  • rientro presso proprio domicilio, abitazione o residenza

 

Motivi che quindi lasciano un’ampia interpretazione. Non solo per quanto riguarda il lavoro che se svolto in zone fuori da quella rossa comunque porta un rischio di contagio per i colleghi ma anche e soprattutto per la dicitura: situazioni di necessità. Come si fa a capire in cosa consiste e cosa rientra in questo ambito? Inoltre è stata estesa la richiesta a chi ha anche sono un’abitazione non una residenza. Possibile quindi giustificare l’abbandono di quelle aree dicendo di vivere con amici in altre Regioni.

Anche ai giornalisti è stato consentito di potersi muovere liberamente come stabilito dall’Ordine della Lombardia. Basterà portare sempre con sé il proprio tesserino.

Ancora una volta quindi è la responsabilità e il senso civico di ognuno di noi a fare la differenza, #iorestoacasa.


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