Conte: “Chiudiamo tutto, aperte solo farmacie e supermercati”. Non fate le corse


Il premier Giuseppe Conte ormai ci ha abituato a dirette serali. Alle 21.40 ha indetto una conferenza stampa in cui ha annunciato importanti novità. La Regione Lombardia aveva chiesto il blocco totale delle attività tranne quelle essenziali, come le farmacia e i supermercati. In mattinata erano stati stanziati 25 miliardi per gli italiani in difficoltà. Ora la decisione del premier.

Queste le parole di Conte:

“Il mio grazie va a voi che state rispettando le misure adottate per contrastate il virus. State compiendo dei sacrifici ma queste vostre rinunce stanno offrendo un grande contributo al Paese. L’Italia sta dando prova di essere una grande comunità unita e responsabile. Tutto il mondo ci guarda e ci apprezzano perché stiamo dando prova di resistenza. Domani ci guarderanno e prenderanno come esempio positivo perché siamo riusciti a vincere questa battaglia contro la pandemia. Siamo il primo paese in Europa ad essere colpito e stiamo reagendo con forza diventando un modello per gli altri. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini e mette a dura prova il sistema sanitario nazionale e la nostra economia fatto di piccole e medie imprese. Nelle scelte che ho assunto ho tenuto conto di tutti gli interessi. Ho fatto un patto con la mia coscienza: al primo posto ci sarà sempre la salute degli italiani.

Qualche giorno fa vi ho chiesto di cambiare abitudini di vita, la stragrande maggioranza ha risposto in modo straordinario. Alcune misure limitano la nostra libertà oggi siamo consapevoli che in un paese come il nostro bisogna procedere gradualmente per far capire il difficile momento e accettare i cambiamenti richiesti. Ora il passo in più. Siamo una zona unica, l’Italia protetta disponiamo la chiusura di tutte la attività commerciali di vendita a dettaglio ad eccezioni di negozi di generi alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie. Non è necessario nessuna corsa per acquistare cibo. Restano attivi i trasporti, aperte le banche. Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, i servizi di mensa che non garabtuiscno la distanza di un metro. Va attuata la modalità di lavoro agile, incentivate le ferie, i congedi retribuiti. Le aziende devono assumere protocolli di sicurezza al fine di evitare il contagio come la chiusura di reparti non indispensabili. Restano i servizi postali, bancari e assicurativi. Garantite le attività agricole e le filiere che offrono questi servizi. Dobbiamo limitare gli spostamenti per motivi di salute, necessità. Gli effetti gli possiamo vedere solo tra un paio di settimane. Se i numeri dovessero continuare a crescere non significa che dovremmo affannarci ad adottare nuove misure. A breve nominerà un commissario delegato avrà poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la produzione per terapia intensiva e creare nuovi stabilimenti e per sopperire alle carenze. Sarà Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia e si coordinerà con Borrelli. Siamo parte di una medesima comunità ogni individuo si sta giovando dei proprio ed egli altri individui. Rimaniamo distanti per abbracciarci con più calore per muoverci domani”.

 

Nel pomeriggio si era capito che la situazione stava precipitando. L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva annunciato l’inserimento del coronavirus tra le pandemie. Al mondo sono infatti più di 118 mila i casi diffusi in 14 Paesi diversi, circa due mila i decessi.

 

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