Riapre il reparto Covid del Moscati: preoccupano i contagi nell’Avellinese, 10 in pochi giorni
Lug 06, 2020 - Chiara Di Tommaso
Ospedale San Giuseppe Moscati, Avellino
Un nuovo focolaio in Campania rischia di accendersi in provincia di Avellino. Come reso noto dall’Ansa sono 9 le persone risultate positive al covid-19 negli ultimi due giorni. Uno di questi è grave ed è in pericolo di vita.
Sei dei nove contagi sono persone residenti a Santa Lucia di Serino (in provincia di Avellino). Tra questi c’è anche il 69enne di nazionalità venezuelana ma da dieci anni residente in Irpinia, ricoverato in terapia intensiva sabato scorso in condizioni critiche. L’uomo soffre anche di altre patologie. Un caso positivo è stato registrato a San Michele di Serino, due a Rotondi, appartenenti allo stesso nucleo familiare, mentre per altre due persone di Serino si attende l’esito del secondo test dopo che erano risultate negative al primo.
Due giorni fa, a Moschiano sempre in provincia di Avellino, una 32enne di nazionalità romena che doveva partorire è risultata positiva al tampone dopo aver fatto il test di routine prima del ricovero in ospedale. Con lei abitano il marito, un fratello e altre persone. Per evitare un caso analogo a quanto accaduto a Mondragone (con il focolaio scoperto con un’altra donna che doveva partorire risultata positiva), i 40 abitanti della palazzina dove vive la donna sono stati posti tutti in isolamento e sottoposti a tampone. La donna incinta, che nel frattempo ha partorito, e le cui condizioni sono buone, era rientrata da poco in Italia dopo un viaggio a bordo di un pulmino insieme ad altri connazionali.
L’azienda ospedaliera “Moscati” di Avellino, temendo la possibilità di dover fronteggiare eventuali focolai, purtroppo ha riaperto la palazzina Covid che era stata chiusa giusto un mese fa dopo la dimissione dell’ultimo paziente.
Sempre secondo l’Ansa, anche l’eventuale cluster di San Michele di Serino, sarebbe stato originato da persone, forse asintomatiche, tornate recentemente in Italia dall’estero.