Tiziana Cantone, aperta nuova inchiesta: “Cellulare e pc manipolati e resettati”


Si apre una nuova indagine sul caso di Tiziana Cantone, la ragazza di Mugnano morta suicida dopo la diffusione sul web di alcuni video hard amatoriali.

Ieri mattina la mamma della ragazza, diventata il simbolo della lotta al revenge porn, ha presentato in Procura un esposto. Secondo quanto riporta ilmattino.it, l’inchiesta della difesa sarebbe fondata solo sull’analisi del cellulare e del pc di Tiziana. Si chiedono perciò maggiori approfondimenti sull’analisi di questi dispositivi.

Era il settembre del 2016 quando Tiziana Cantone si impiccò nella sua abitazione a Mugnano con un foulard. I pettegolezzi erano diventati troppo pesanti per lei, i video hot che avevano fatto il giro del web non erano stati mai rimossi.

Oggi c’è una nuova denuncia dell’avvocato Salvatore Pettirossi, che assiste Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana: “L’Ipad è risultato resettato e, quindi, cancellata e definitivamente persa ogni attività svolta da Tiziana Cantone su quel dispositivo“. Sempre secondo l’esposto lo stesso Ipad, resettato, è stato manipolato, con l’inserimento di alcune fotografie ricopiate nella cartella immagini.

Inoltre l’Iphone conterrebbe una sim non originale e non associata a nessun numero telefonico. E anche l’Ipad non possiede nessuna sim.


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