Covid, video delle Iene nell’Ospedale del Mare: pazienti covid e quelli sospetti messi insieme


Covid, Ospedale del Mare di Napoli. Una struttura costata milioni e milioni di euro ma, nonostante ciò tanti sono i problemi e le carenze. Roberta Rei, inviata del programma Le Iene attraverso una telecamera nascosta ha documentato la situazione all’interno della struttura sanitaria.

Quello che si vede ma, soprattutto quello che si sente è agghiacciante. “Nell’area gialla del pronto soccorso sono rimasti insieme per ore negativi e positivi insieme”, già questo basterebbe per capire quanto sia drammatica la vicenda. “Da quando si è creata questa situazione di promiscuità si sono ammalate 13 persone tra infermieri e operatori”, situazione che mai e poi mai dovrebbe verificarsi.  “Avevamo avuto il tempo per prepararci ma non è stato fatto nulla”, afferma un sanitario in forma anonima.

Ebbene sì, la perplessità è proprio questa, durante tutti i mesi estivi, quando la situazione sembrava essere più o meno migliorata, si sarebbe perso solo tempo. 250 i milioni di euro stanziati per sostenere i pronto soccorso che, praticamente non sono serviti quasi a nulla. A giudicare dalla situazione spaventosa vista nel servizio, nulla è infatti migliorato.

Mesi fa Vincenzo De Luca aveva parlato così dell’ospedale: “Una grande prova di efficienza di cui siamo estremamente orgogliosi”.

“Ciao ragazze benvenute all’inferno” dice un’infermiera salutando le altre. Si parla quindi di un inferno dentro le mura ospedaliere, qui medici, infermieri e pazienti combattono la più dura delle guerre. Guerra che, a quanto pare, viene combattuta senza armi, senza mezzi. Addirittura c’è qualcuno che dice: “Queste cose le ho viste solo in televisione” emblematica come affermazione in quanto testimonia in pieno come sia tremendo trovarsi in quelle condizioni.

Quello che si vede sono corridoi pieni di persone sdraiate sulle barelle, le quali per poter passare devono essere spostate. Una domanda che verrebbe spontanea è: come si può lavorare così? Informazioni queste che non stupiscono più di tanto, giorni fa infatti tutti abbiamo visto il video dell’anziano deceduto all’interno dell’ospedale Cardarelli, che, in pochi attimi ha fatto il giro del web.

Oltre tutto ciò, il personale sanitario è costretto a lavorare senza dispositivi di sicurezza adatti, mancano infatti tute e camici, “Poca roba, poca, tute ne arrivano pochissime, mancano anche i ventilatori, ce li sta prestando la rianimazione”.

Non ultimo per importanza, ad aggravare la situazione già precaria è anche la forte carenza di medici e infermieri. Ciro Verdoliva, direttore della ASL 1, fece sapere della pubblicazione di un bando per la loro assunzione solo quando la criticità delle strutture era già scoppiata.

A parlare ai microfoni de Le Iene è anche la direttrice sanitaria del nosocomio, Mariella Corvino, la quale afferma “stiamo combattendo tutti mi creda, non è vero che nel pronto soccorso sono in sotto organico, noi abbiamo preso infermieri e stiamo prendendo medici”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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