Maradona, il fratello: “Il più bel regalo? Mi ha portato a Napoli. L’amore dei tifosi attenua il mio dolore”


Hugo Maradona, fratello del campione scomparso, in un’intervista rilasciata a Monica Scozzafava de ‘Il Corriere della Sera‘, ha ricordato il suo amato fratello e gli ultimi momenti trascorsi insieme.

L’ultima telefonata tra i due risale al 22 novembre, alle 3 del mattino circa: “Ciao Hugo stai dormendo?”.

“Tu che dici? A quest’ora sto ballando?” – ribatte ironicamente il fratello. Senza sapere che, solo tre giorni dopo, quelle conversazioni si sarebbero interrotte per sempre.

Hugo racconta: “Era la sua solita voce divertita. Ha chiesto come stavo, se avevo bisogno di qualcosa. Mi ha tenuto sveglio per quasi mezz’ora a raccontargli le partite di calcio che si era perso. Diceva che gli mancava il calcio e che si sarebbe rimesso in forma per ritornare alla sua vita. Gli ho chiesto quando sarebbe tornato in Italia, mi ha risposto ‘vediamo, forse per Natale'”.

Non trapelava alcuna forma di sofferenza da quella telefonata, eppure Hugo sa che: “Se Diego quella notte fosse stato sofferente avrebbe fatto di tutto per non farmene accorgere. Lui era così non voleva dare fastidio. Chiamava tutti ma non parlava dei suoi problemi. Ecco perché dico che la verità sulle sue ultime settimane la conosce soltanto lui.”

Molti, infatti, lo descrivono come una persona depressa, addirittura stanca della vita. Sulle cause della morte, invece, è ancora giallo: le indagini proseguono e si fa sempre più strada l’ipotesi di negligenza da parte del personale medico che doveva assisterlo.

A tal proposito, il fratello del Pibe de Oro commenta: “Se non si fosse trattato di morte naturale il dolore sarebbe ancor più forte. Se c’è un colpevole dovrà pagare. Mio fratello non lo meritava, ha aiutato tutti e in tanti hanno approfittato. Ha commesso errori sicuramente ma senza mai nascondersi. Per questo ha pagato un prezzo altissimo mettendoci la faccia, da solo.”

Ancora oggi, il campione è al centro di una disputa riguardante la sua eredità. A riguardo Hugo ha detto: “Io non mi aspetto niente, non mi interessa. I figli devono stare sereni. Li ha amati molto, ha guadagnato per loro ed è giusto che la sua eredità vada soltanto a loro. Questa caccia al tesoro degli ultimi giorni è molto triste.”

Hugo Maradona ribadisce che Diego non è stato abbandonato dai familiari, come si dice in giro: “Oggi sarebbe facile dire che avrei potuto fare di più ma lui aveva la sua vita ed era difficile entrarci.”

Poi si lascia andare ai ricordi: “Il più bel regalo che mi ha fatto è stato quello di portarmi a Napoli. Lo ringrazierò sempre. Vivo qui e in questo momento l’amore dei tifosi attenua il mio dolore. Mi regalò anche una sveglia di Topolino perché mi rimproverava che dormivo troppo. Ora l’ho passata a mio figlio Thiago, Diego è stato il suo padrino.”

Quella Napoli che lo ha accolto a braccia aperte e che ha voluto che fosse proprio lui, Hugo Maradona, ad inaugurare la riapertura della storica via dei presepi, quest’anno ricca di statuine dedicate al fratello Diego.

 

 


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