Finito il restauro dell’affresco di Mattia Preti: Porta San Gennaro torna all’antico splendore


Stamattina in occasione del Maggio dei Monumenti 2021, alle ore 10.30, è stato svelato, sulla Porta di San Gennaro, il restauro del dipinto murale di Mattia Preti della Madonna con i santi Gennaro, Rosalia e Francesco Saverio.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il Soprintendente Luigi La Rocca. Il restauro è stato reso possibile grazie alla partecipazione di soggetti pubblici e privati che hanno collaborato per restituire alla città l’affresco seicentesco.

Il progetto è partito a settembre del 2019 quando l’allora Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli stipulò una convenzione tra il Comune di Napoli, l’Associazione Friends of Naples e l’ ARen. Redatto dall’arch. Gennaro Piezzo è stato approvato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, ed è stato seguito dalle funzionarie Laura Giusti, storico dell’arte, e Barbara Balbi, restauratrice, in collaborazione con il presidente della IV municipalità, Giampiero Perrella e altri funzionari del Comune.

Il lavoro di restauro è stato finanziato e sponsorizzato da AReN Associazione Restauratori Napoletani; dall’Associazione Friends of Naples, un gruppo di imprenditori napoletani che intervengono a supporto delle istituzioni preposte alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali della nostra città; dall’ACEN Associazione Costruttori Edili Napoli e dal FAInCampania.

E’ molto bello il restauro del dipinto di Preti – dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistriscontribuisce a riqualificare la zona su cui stiamo investendo molto. E’ bene che in questo periodo difficile si riparta proprio dalla cultura”. 

L’affresco di Mattia Preti

L’opera nacque come ex voto per scongiurare la peste che nel 1656 infestava la città di Napoli.

La scena è divisa in due registri. In quello alto la Vergine col Bambino domina il centro della scena e poggia su una falce di luna, tipico attributo iconografico dell’Immacolata Concezione. Accompagnano la Madonna nell’intercessione per la salvezza di Napoli i già citati san Gennaro, san Francesco Saverio e santa Rosalia.

Nel registro basso sono raffigurate le terribili traversìe patite dagli abitanti della città durante l’epidemia. Per quanto riguarda l’affresco di Porta San Gennaro questa è la parte peggio conservata ed attualmente assai poco leggibile. È tuttavia possibile avvalersi della descrizione del De Dominici, in questo caso credibile riguardando l’unico affresco che egli ha effettivamente visto di persona. Proprio il racconto dello storico napoletano ci consente di risalire all’identità della grande figura a sinistra in basso: una personificazione allegorica della peste, raffigurata in uno dei luoghi, il rione Sanità, più segnati dalla tragedia del 1656.

Porta San Gennaro

È la più antica Porta di Napoli risalente, probabilmente, all’VIII secolo d. C. Inizialmente la Porta di San Gennaro era situata dietro la Chiesa del Gesù, ma poi per volere di don Pedro de Toledo fu spostata nel 1573 in via Foria, non lontana da piazza Cavour. Al suo interno vi è una statua di san Gaetano posta nel 1656 per chiedere la grazia e salvare la città dalla peste. All’esterno vi è invece una statuetta che benedice che, grazie al motto “Divo Januario – apotropaco – sospes Neapolis“, fa capire che rappresenta san Gennaro.


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