Napoli, donna ferita gravemente per tentata rapina: un parente picchia l’autista del 118


L’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’ denuncia l’ennesimo episodio di violenza ai danni degli operatori sanitari. stavolta l’autista soccorritore del 118 è stato picchiato da un parente di una donna ferita, a seguito di uno schianto in scooteer, mentre i suoi colleghi proseguivano le operazioni di assistenza.

Autista del 118 picchiato da un parente della vittima

L’episodio si è verificato intorno alle 00:43 quando la postazione 118 del Vomero, in sosta presso il presidio intermedio dell’Elena D’Aosta, è stata allertata per la perdita di coscienza di una donna, caduta dallo scooter in via Salvator Rosa.

A raccontare l’episodio è stato il Presidente dell’associazione, il dott. Manuel Ruggiero, che ha spiegato: “Neanche 3 minuti sono bastati agli astanti per vedere arrivare i lampeggianti blu dell’ambulanza sul posto. Infatti mentre medico ed infermiere assistevano la donna riversa sul selciato, l’autista era in balìa di uno di loro che lo ha malmenato ostacolando le manovre di soccorso.

“La motivazione, a detta sua, è stata la lunga attesa dei soccorsi. Con grande fatica la donna viene trasportata al Cardarelli ma il parente facinoroso perpetua l’aggressione all’interno del pronto soccorso sia nei confronti dell’autista che delle guardie giurate”.

Stando a quanto appreso in seguito la donna sarebbe caduta a seguito di un tentativo di rapina: “La povera donna non è stata vittima di un incidente motociclistico bensì di un tentativo di rapina. Le sue condizioni da subito sono risultate gravi tanto è vero che dalla TAC è emerso un ematoma cerebrale. Ci auguriamo per la signora una rapida ripresa. Nessuna comprensione, invece, per il parente che ha perpetuato l’ennesima aggressione a carico del personale sanitario”.

“I mezzi di soccorso sono pochi ed il personale sanitario in questi giorni sta facendo tutto il possibile per garantire la massima efficienza, ringrazio personalmente tutti i miei colleghi che nonostante le ferite e la stanchezza stanno portando avanti un servizio che ,con poche ambulanze e poco personale, sta andando alla deriva! Anche se i ringraziamenti non dovrebbero venire da me….ma in primis da altri” – conclude.


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