Green Pass obbligatorio, ma non per tutti: le categorie che non ne hanno bisogno


Dal 6 agosto sarà necessario possedere il Green Pass per l’accesso a vari eventi come fiere, concorsi pubblici, gare sportive e molto altro. In più la Certificazione verde servirà anche per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti, e per svolgere altre attività al chiuso, come quella ginnica.

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Il Green Pass sarà valido per chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Inoltre, la Certificazione verde sarà rilasciata non solo alla persona che è stata vaccinata, ma anche a chi ha ottenuto un risultato negativo al tampone o che è guarita dal Covid negli ultimi sei mesi. In caso di tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test. La Certificazione verde dura nove mesi dopo aver completato con la seconda dose il ciclo vaccinale.

Green Pass: under 12 e altri casi di esclusione

L’obbligo di Green Pass non si applica agli individui esclusi per età o per esigenze mediche dalla campagna vaccinale.

Infatti sono esclusi dalla nuova normativa tutti i minori sotto i 12 anni, in quanto per loro non è ancora disponibile il vaccino, dunque non necessitano nemmeno della prova tampone. Non c’è obbligo di vaccino anche per chi non può vaccinarsi per motivi strettamente patologici, sotto esenzione certificata di un medico.

Questo ultimo caso, però, non risulta completamente risolto: infatti, per le categorie di persone che soffrono di allergie, di disturbi o di malattie pregresse non è previsto Green Pass, bisogna comunque e sempre effettuare il tampone nonostante l’esenzione medica. Inoltre, anche per i guariti da più di 6 mesi che hanno ancora un numero elevato di anticorpi non viene rilasciata alcuna certificazione, in quanto il test sierologico non viene considerato valido.

Ci sono anche tante carenze puramente burocratiche: ad esempio, guariti o vaccinati che dovrebbero ricevere il Green Pass non riescono a ottenerlo; o ancora chi l’ha ricevuto ma risulta sbagliato. Inoltre, chi ha effettuato il tampone all’estero, risultando negativo dopo l’infezione da Covid, non riesce ad essere immesso nel sistema come guarito e quindi avente diritto al Green Pass.

Si spera di poter risolvere tutte queste falle prima del decreto che partirà dal 6 agosto per poter permettere a tutti di godersi un po’ di libertà.


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