Prima faida di Scampia, colpo al clan Di Lauro: 5 arresti per un omicidio di 15 anni fa


A distanza di 15 anni dall’omicidio di Eugenio Nardi, 42enne ucciso a Napoli a colpi di pistola durante la prima faida di Scampia, arriva la svolta: i carabinieri del Nucleo Investigativo partenopeo hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale, emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 5 indagati, affiliati al clan camorristico Di Lauro, operante nel quartiere di Secondigliano.

Prima faida di Scampia, omicidio Nardi: 5 arresti nel clan Di Lauro

Nardi, affiliato al clan Sacco Bocchetti, perse la vita il 4 gennaio 2008 a seguito di un agguato che è da inquadrarsi nell’ambito della contrapposizione armata tra i Di Lauro e i cosiddetti scissionisti, cui i Sacco Bocchetti si erano da poco alleati.

Nello specifico, stando a quanto emerso, l’omicidio si sarebbe rivelato quasi una vendetta per il tentato omicidio di un affiliato del clan Di Lauro proprio ad opera dello stesso Nardi. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo a riscontro delle dichiarazioni rese da più collaboratori di giustizia, hanno consentito di identificare mandanti ed esecutori materiali dell’omicidio di Nardi.

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Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Soltanto poche settimane fa era stato scarcerato Vincenzo Di Lauro, figlio del boss Paolo, arrestato lo scorso 29 marzo con l’accusa di essere coinvolto in alcuni omicidi nell’ambito della seconda faida di Scampia, tra il 2007 e il 2008. Il Tribunale del Riesame di Napoli, tuttavia, non ha rivenuto gravi indizi di colpevolezza a suo carico.


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