Giovanbattista morto per difendere un amico. Il 16enne confessa: “Non volevo ucciderlo”

Giovanbattista Cutolo


Sarebbe morto per difendere un amico Giovanbattista Cutolo, il ragazzo di 24 anni ucciso a Napoli, in piazza Municipio, a seguito di una lite sfociata tra giovani. Un ragazzo di 16 anni, identificato e portato in Questura, avrebbe confessato l’omicidio e raccontato la sua versione dei fatti.

Giovanbattista, il ragazzo ucciso a Napoli per difendere un amico

Stando alle ultime ricostruzioni dell’accaduto, fornite da Open, lo scontro sarebbe partito all’esterno di un locale della zona. Lì un amico di Giovanbattista, nel parcheggiare, avrebbe urtato lo scooter di un giovane del gruppo del 16enne.

Di qui la lite tra la comitiva del 24enne e quella dell’indagato. Giovanbattista sarebbe intervenuto proteggere il suo amico, chiedendo alla banda di ragazzini di smetterla e lasciarli in pace. Sarebbe, poi, stato aggredito con uno sgabello e ucciso con tre colpi di pistola.

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“C’era chi si difendeva con le mani o i calci, chi ha lanciato uno sgabello o delle sedie. Non volevo uccidere nessuno, solo difendermi quando ho visto l’altro ragazzo venire verso di me con tono minaccioso. Ho avuto timore che potesse succedermi qualcosa, mi sono fatto dare la pistola e ho sparato tre colpi ma non per uccidere. Anzi ho visto Cutolo che indietreggiava e credevo di avergli fatto paura. Non sapevo di averlo ucciso, quando l’ho saputo sono rimasto scioccato” – è la versione del 16enne, accusato di omicidio.

La vittima ha perso la vita sul colpo, davanti agli occhi della sua fidanzata, la prima a lanciare l’allarme e segnalare l’accaduto alla Polizia. Quando gli agenti sono giunti sul posto, tuttavia, Giovanbattista era già morto. In poche ore è stato raggiunto il primo sospettato dell’omicidio che, durante il primo interrogatorio, ha ammesso le sue responsabilità. Seguirà l’udienza di convalida dell’arresto nella struttura dei Colli Aminei dove è stato affidato.


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