Arrivano a Napoli i nuovi vaccini anti-covid, via alle somministrazioni: chi dovrà farli


Oggi all’Asl Napoli 3 Sud (che comprende anche il Comune di Torre del Greco) arriverà il primo carico di vaccini da somministrare alla popolazione per contrastare la diffusione della nuova variante covid, denominata Eris, dando inizio alla distribuzione del farmaco in tutta la Campania. A renderlo noto è l’Ansa.

A Napoli i vaccini per la nuova variante covid: chi dovrà farli

In linea con quanto annunciato dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che punta a lanciare una campagna di vaccinazione di massa nel mese di ottobre, nella giornata di oggi è previsto l’arrivo del primo stock di vaccini anti-covid aggiornati.

Due sono i punti scelti dai quali partirà la distribuzione capillare: le farmacie degli ospedali di Castellammare di Stabia e Nola. Le dosi giungeranno, così, verso i punti di somministrazione che saranno allocati presso i tredici distretti sanitari di competenza.

Anche questa volta i vaccini saranno somministrati gratuitamente a partire da domani per tutti coloro che ne faranno richiesta e che dovranno recarsi nei punti vaccinali afferenti all’Asl Napoli 3 Sud o negli ambulatori medici di famiglia. La vaccinazione non è obbligatoria ma fortemente consigliata dai vertici sanitari per gli anziani e le persone fragili.

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Stando a quanto rende noto l’Asl, sulla base delle indicazioni ministeriali, il vaccino aggiornato è fortemente raccomandato per: persone di età pari o superiore ai 60 anni; ospiti delle strutture per lungodegenti; donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo post partum comprese quelle in allattamento; operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nelle strutture territoriali e in quelle di lungodegenza; studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione; persone da 6 mesi a 59 anni con elevata fragilità in quanto affette da patologie o condizioni che aumentano il rischio di covid grave.

“Naturalmente ringrazio i medici di medicina generale per la preziosa collaborazione. Il medico curante è colui che conosce meglio la storia clinica dei propri pazienti. Informazioni che risultano fondamentali nella fase di valutazione dei casi nei quali sussiste il rischio che l’infezione da covid possa aggravare malattie di base o causare forme gravi” – ha sottolineato il direttore generale della Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo.


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