Cori razzisti degli Interisti. “Come on Naples” è la risposta Celtic


Durante la gara di Europa League tra le squadre Celtic e Inter, si è svolto un episodio assai curioso per le orecchie dei tifosi napoletani, ma allo stesso tempo è anche un avvenimento che può riempire di “orgoglio azzurro” il cuore dei partenopei.

Pare che all’inizio del secondo tempo dal settore ospiti occupato dai “simpatici” tifosi interisti, è partito come al solito un ingiustificato e ignobile coro inneggiante a una speranzosa e veloce eruzione del Vesuvio purificatrice verso gli abitanti campani (Vesuvio lavali con il fuoco – ndr); quindi anche in trasferta gli interisti non perdono occasione per far riconoscere la loro incoerenza e la loro “stupidità”. Mentre gli ultrà interisti intonavano il becero canto contro il Vesuvio e il popolo napoletano non presente, attirata l’attenzione dei tifosi scozzesi, questi ultimi hanno immediatamente chiesto la traduzione di questo coro al fine di poter rispondere per le rime; una volta spiegato loro cosa stessero intonando i tifosi interisti, in modo del tutto spontaneo (si può liberamente immaginare che qualche responsabile tecnico o con la traduzione di qualche scozzese di origine napoletana – ndr) è partito dalla curva scozzese il sorprendente e caloroso coro “Come on Naples”, che ha difeso a spada tratta i napoletani assenti.

La risposta celtic “Come on Naples” è in realtà un segno di grande civiltà e vicinanza nei confronti dei napoletani e dei suoi tifosi che anche se non presenti, si sono visti difesi dai tifosi scozzesi e dalla squadra, considerata già sui social la nuova squadra “gemellata” partenopea, una sorta di “azzurri” del Regno Unito. Questo gesto così sportivo merita un “applauso virtuale” verso tutto lo splendido pubblico del Celtic Park, con la speranza di poterlo affrontare magari al prossimo turno di Europa League, in cui saranno i tifosi napoletani a ricambiare, probabilmente gridando: “Come on Celtic”.

In verità un episodio simile, così caloroso, poteva anche essere facilmente prevedibile, in quanto anche gli scozzesi proprio come il popolo dei napoletani, nelle pagine della loro storia hanno subìto ciò che anche il Regno delle Due Sicilie ha sopportato: gli scozzesi sono una colonia come l’antica Neapolis; anche loro assoggettati dal potere delle aziende inglesi più potenti e quelli che hanno votato contro l’indipendenza della Scozia lo hanno fatto soltanto per non perdere il loro lavoro; la stessa cosa accade qui da noi, dove si vota per politici che non rappresentano “la napoletanità” in cambio magari di un posto di lavoro o di una fittizia promessa; Napoli non può che apprezzare una tifoseria sportiva e non razzista; non sarà un caso infatti che “il popolo azzurro” venga apprezzato maggiormente all’estero, dalla tifoseria del Dortmund a quella dei baschi, dove i nostri tifosi uscirono dal San Mames tra gli applausi dei tifosi locali.

Una traduzione in Inglese di questo articolo ci è stato chiesto da alcuni tifosi del Celtic, lo potete leggere cliccando qui.


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