Video. La folla non perdona: l’assalto dei Quartieri Spagnoli al presunto pedofilo


“Tutti per uno, uno per tutti”, un modo di dire che oggi rappresenta l’unione degli abitanti dei Quartieri Spagnoli di Napoli, uniti per farsi giustizia da soli, per vendicare un presunto atto di violenza subito da una dodicenne da un ragazzo di 23 anni, originario della Repubblica Dominicana.

Nei vicoli dei Quartieri Spagnoli inizia a spargersi la voce di quanto accaduto e in poco tempo la folla è letteralmente in delirio, una bambina di 12 anni avrebbe raccontato al papà che il giovane ragazzo che lavora in ditta con lui l’avrebbe violentata, e così ancor prima che possano arrivare le forze dell’ordine, l’abitazione del possibile carnefice è già assediata da una moltitudine di persone che armati di rabbia e mazze da baseball, vogliono farsi giustizia da soli.

Sul posto intervengono subito i  Militari della Compagnia Napoli Centro, provano a placare gli animi, ma la ferocia della folla è incontenibile e infatti all’uscita di casa del ragazzo, che accompagnato dalle forze dell’ordine deve dirigersi in caserma per rispondere ad alcune domande, il popolo presente urla e prova ad avvicinare il ventitreenne, per pestarlo ed infliggergli la pena più antica del mondo: il linciaggio pubblico.

Gli abusi denunciati dalla dodicenne, per il momento sono solo accuse “campate in aria”, anche la ragazza verrà interrogata in presenza di uno psicologo per accertare le veridicità della cosa. Qualora la storia venisse confermata, il ragazzo già fermato dalle forze dell’ordine e tenuto in caserma, sarebbe adeguatamente processato, ma dalla legge e non di certo dal popolo che vorrebbe a tutti i costi giustiziare con le proprie mani il presunto pedofilo. Per quanto un gesto possa essere deplorevole e difficile da digerire, fare giustizia non spetta al popolo ma agli organi competenti.

Un video diffuso in rete, che riprende l’uscita dalla sua abitazione del dominicano tra la folla, mostra la rabbia e la voglia di vendetta del popolo napoletano, che se da una parte dimostra come l’unione per combattere certi scempi non venga mai a mancare, dall’altra evidenzia un comportamento ingiustificabile, nonostante le “buone intenzioni” dettate dal dispiacere e dal dolore. Immagini semplicemente da brividi.

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