Quota 100: chi può andare prima in pensione e come deve fare


Quota 100 per le pensioni, insieme al Reddito di Cittadinanza, è stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Il decreto legge approvato ridefinisce i requisiti minimi per l’accesso al pensionamento anticipato, incentivando anche l’assunzione di lavoratori giovani. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per accedere a Quota 100, attraverso le slide preparate dai tecnici dell’esecutivo.

Cosa è e obiettivi

La misura vuole favorire la pensione anticipata, senza alcuna penalizzazione,, al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni. Per farlo, sono stati stanziati 22 miliardi di euro, in previsione di un milione di richieste nel prossimo triennio.

Da quando sarà possibile andare in pensione

Il pensionamento anticipato sarà possibile, in prima applicazione, dal primo aprile 2019 per i lavoratori privati che abbiano raggiunto i requisiti indicati entro il 31 dicembre 2018 e dal primo agosto 2019 per i lavoratori pubblici che li abbiano maturati all’entrata in vigore del decreto. Inoltre, potranno andare in pensione dal prossimo primo settembre (inizio dell’anno scolastico) i lavoratori della scuola.

Cosa da sapere

Tra le cose utili da sapere ci sono: la pensione non è legata all’aspettativa di vita; non è cumulabile con altri rediti se non quelli da lavoro occasionale; chi lavora nel pubblico deve dare sei mesi di preavviso; infine è prevista l’esclusione dei lavoratori in Isopensione.

Le novità introdotte

Tra le novità introdotte dalla misura ci sono molti requisiti soprattutto a favore delle donne. Tuttavia, maturati i requisiti previsti, tutti i lavoratori e le lavoratrici percepiranno la pensione dopo tre mesi

L’Ape sociale

L’Ape sociale è un’indennità sostitutiva a carico dello Stato che è stata riconfermata anche dalla Legge di Bilancio 2019. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Il requisito anagrafico è di 63 anni, mentre quello contributivo prevede diverse casistiche.

Pace contributiva

La Pace contributiva permette di riscattare periodi di vuoto contributivo non obbligatori, per massimo 5 anni. Tra i “buchi” è contemplato anche il periodo di Laurea a condizioni agevolate.

Trattamento di fine rapporto per gli statali

Tutti i pensionati pubblici, non solo quelli in Quota 100, possono da subito ricevere il Tfr fino a 30mila euro. Una novità, questa, che va a sostituire i due-tre anni di attesa attuali.


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