Quando Draghi parlò del Sud: “Senza il Mezzogiorno l’Italia non ha futuro”


Quando Draghi parlò del Sud Italia. L’ex Governatore della Banca Centrale d’Europa, Mario Draghi, questa mattina alle 12 sarà convocato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per costruire un nuovo governo.

Draghi, importante economista, ha sempre avuto un occhio di riguardo per le tematiche del Mezzogiorno cercando di far capire la ricchezza che il Sud potrebbe portare al Paese. Quando era ancora Governatore di Bankitalia, Draghi fotografò con un’analisi impietosa, i mali dell’economia di un Mezzogiorno dove il cambiamento era “troppo lento” e il divario con il resto del Paese immutato da oltre trent’anni.

Senza il Mezzogiorno l’Italia non ha futuro, abbiamo tutti bisogno dello sviluppo del Mezzogiorno“. Fu questo il forte appello lanciato dal governatore da una sede istituzionale di grandissimo prestigio e autorevolezza. A confortare all’epoca l’iniziativa di Draghi, un parterre di eccezione, primo fra tutti, l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Il Sud Italia – in cui vive un terzo dei cittadini e produce un quarto del prodotto nazionale lordo, che nel, 2008 si è contratto nel Mezzogiorno dell’1,4% contro un calo dello 0,9% del Centro – Nord – rimane –affermò Draghi – il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell’area dell’euro“.

In più casi, ed emblematico è quello della sanità, il divario deriva chiaramente dalla minore efficienza del servizio reso non da una carenza di spesa. Svolgere un’attività produttiva in Italia – commentò – è spesso più difficile che altrove, anche per la minore efficacia della Pubblica amministrazione; nel Mezzogiorno queste difficoltà si accentuano“.


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