Buoni spesa, a Napoli un solo dipendente per 26mila pratiche: lavora fino all’una di notte


Il Comune di Napoli può contare soltanto un dipendente a fronte di 26mila pratiche per il buono spesa. Ad affermarlo è l’assessore al Welfare Luca Trapanese, che è stato intervistato questa mattina dalla trasmissione Barba & Capelli su Radio Crc.

Buoni spesa: un dipendente per 26mila domande

“Abbiamo avuto quasi 21milioni di euro per l’emergenza Covid – ha dichiarato Trapanese – sei milioni e mezzo li stiamo distribuendo per libri per i ragazzi dei licei. Poi dal 24 novembre stiamo distribuendo bonus spesa che vanno dai 100 ai 200 euro a famiglia con una serie di requisiti e ci stiamo organizzando per altri fondi dove si potranno pagare utenze o altre buoni spesa. Erano fondi che dovevano essere usati entro il 31 dicembre ed è stato una corsa contro il tempo perché avendo problemi di personale, una sola persona si sta occupando di 26 mila buoni. Il ringraziamento non va all’assessore ma va a questa persona”.

La mancanza di personale è uno dei punti su cui si sta più battendo la nuova amministrazione. Non è solo un problema “ordinario” di pratiche da smaltire e servizi da fornire ai cittadini, ma soprattutto di ideare e redigere progetti per il rinnovamento della città. La sfida è rappresentata dal Pnrr: i soldi elargiti dall’Unione Europea arrivano soltanto se vi sono progetti redatti e cantierabili. Senza personale si rischia di perdere una partita fondamentale per il futuro della città, che non si può permettere di sciupare un’occasione così grande. Forse l’ultima vera occasione.


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